I figli scrivono un libro per la mamma malata

I figli scrivono un libro per la mamma malata
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Quando una persona riceve una diagnosi oncologica, oltre alla fatica vissuta per le terapie, essa prova un duplice malessere: sia fisico, che psicologico.

Il mondo cade improvvisamente addosso, la speranzadi vivere al meglio nonostante tutto, si scontra con le proprie emozioni: la paura e la rabbia. Oltre a doversi fare forza, chi è colpito dal cancro ha una famiglia, che lo ama e che convive con l’intera situazione.

Quando si è malati, è meglio condividere con i propri figli una bella bugia o una amara verità?

Chi e come si può parlare di cancro ai bambini?

Una pluralità di pazienti e familiari hanno questa immediata necessità: raccontare e rielaborare cosa è successo e come si sta.

Nell’auditorium della «Banca del credito cooperativo mantovano», Luisa Rosa, referente del comitato castellano della cooperativa sociale «Raphael», promuoverà l’esempio di una giovanissima famiglia locale: i Cobelli. 

Sul numero di Montichiari Week in edicola questa settimana, tutta la storia di una famiglia forte e unita.


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