I cittadini contro i rifiuti inerti

I cittadini contro i rifiuti inerti
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«I nostri figli sepolti dalla polvere. Sindaco ferma questo devastante progetto» sono solo alcune delle frasi che i residenti di Sandrà, frazione di Castelnuovo del Garda, hanno scritto sui lenzuoli che domenica mattina sventolavano sui terreni interessati al progetto più discusso nell’ultimo periodo. Diversi sono stati gli striscioni affissi.

Quelle frasi esprimono il totale dissenso sul progetto del privato di costruire un macchinario per la frantumazione di rifiuti inerti non pericolosi, non sullo spostamento dell’azienda.

Molti i movimenti e i cambiamenti avvenuti negli ultimi periodi in quella zona di Sandrà dove, grazie ad un accordo di più di dieci anni fa, la fitta che costruì la scuola del paese, dovrebbe spostarsi. Nelle ultime settimane i residenti si sono documentati, riuniti, confrontati e hanno steso delle osservazioni che sono state portate in Provincia, dove dovranno discutere sulla concessione o meno del permesso al privato. Di evoluzioni da parte di entrambe le parti ne sono state fatte molte.

Al primo incontro in Provincia, è stata richiesta documentazione ulteriore. Nel fine settimana scorsa, sempre i residenti hanno affisso gli striscioni di protesta e molte altre azioni di sottofondo con le quali manifestano la loro contrarietà, ogni giorno. Ciò che ha subìto un’evoluzione ulteriore, è anche la spontaneità di alcuni residenti della zona che, se nelle prime settimane parlavano ed esprimevano il proprio parere in maniera normale, ora si nascondono, in tutti i modi.

C’è addirittura chi è passato dall’essere in prima fila in questa lotta fino al non pronunciarsi sull’argomento o a farlo in anonimato.

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