Gyrgy Vigh il prof che salvò alcuni alunni, ma non i suoi figli
Nella tragedia del bus ungherese andato in fiamme sull'A4 vi è anche la storia di Gyrgy Vigh, professore di educazione fisica che ha salvato molti dei ragazzi presenti nel bus a costo della propria vita. Purtroppo, però, Gyrgy non è riuscito a salvare i propri figli che viaggiavano con lui.
«Non è riuscito a salvare il figlio e la figlia» ha dichiarato il console generale d'Ungheria a Milano, Judith Timaffy.Un dramma nel dramma, in uno scenario catastrofico che ha visto morire ben 16 persone nell'immane incendio seguito alla sbandata autonoma del bus che trasportava la comitiva di ragazzi del Liceo Classico Szinyei Merse Pal di Budapest. «Ha visto morire sua figlia - ha spiegato ancora il console ungherese - Il ragazzo invece non l'hanno proprio visto, ma purtroppo è tra i deceduti».
Ancora non non è stata fornita una risposta ufficiale per quanto riguarda le cause dell'incidente, ma tra le testimonianze più significative vi è quella di un camionista che diversi chilometri prima del luogo della tragedia aveva incrociato il mezzo poi andato a fuoco: «Ho visto il pullman sputare fuoco nero dal motore. Fumo e scintille. Eravamo all'altezza di Desenzano ho provato a segnalare il problema con il clacson e i fari ma non ho ottenuto risposta. Ho fatto di tutto ma il bus si è allontanato a 110 all'ora. L'ho ritrovato più tardi in fiamme».
Nel frattempo la Procura di Verona ha aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio stradale plurimo colposo. Il procuratore aggiunto reggente Angela Barbaglio ha parlato ai microfoni dell' Ansa di una «situazione molto complessa sia dal punto di vista della causa del tragico evento sia per le difficoltà legate allo stato dei corpi delle vittime per l'identificazione. Dobbiamo sapere cosa è successo - ha proseguito - e dobbiamo sapere la causa della morte di 16 persone».