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Guardia di Finanza: sequestrati 696mila articoli irregolari in otto attività commerciali

Ad essere sequestrati: oggettistica legata al carnevale, articoli di bigiotteria, capi di abbigliamento e giocattoli

Guardia di Finanza: sequestrati 696mila articoli irregolari in otto attività commerciali
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La Guardia di Finanza ha sequestrato 696mila articoli irregolari, ad essere coinvolte complessivamente otto attività commerciali.

Sequestrati 696mila articoli irregolari on otto attività commerciali

É stata rafforzata l'attività di controllo sulla sicurezza dei prodotti immessi sul mercato anche in occasione dei festeggiamenti del Carnevale. Gli articoli sequestrati non risultavano conformi alle normative nazionali e unionali.

In prima linea il Comando Provinciale di Brescia delle Fiamme Gialle. Sulla base di una preliminare attività di analisi del rischio supportata anche da elementi acquisiti durante il controllo economico del territorio, ad essere ispezionate sono state otto attività commerciali gestite da cittadini cinesi e dislocate sull'intero territorio della provincia di Brescia. 

Sono stati ben 696mila gli articoli posti sotto sequestro. Tra questi: oggettistica legata al carnevale, articoli di bigiotteria, capi di abbigliamento e giocattoli posti in vendita privi di indicazioni in lingua italiana necessarie e obbligatorie (provenienza, tipologia di prodotto, materiali impiegati, istruzioni, precauzioni e destinazioni d’uso) per garantire la corretta e completa informazione al consumatore.

L'operazione della Guardia di Finanza

Le irregolarità riscontrate, sanzionate in via amministrativa, comportano una pena pecuniaria che, per il Codice del Consumo, va da un minimo di 1.500,00 euro fino a un massimo di 30.000,00 euro mentre, per la sicurezza dei giocattoli, va da un minimo di  1.500,00 euro ad un massimo di  10.000,00 euro. Pertanto, in considerazione della merce sottoposta a sequestro, complessivamente sono state comminate sanzioni pari ad un minimo di 19.500,00 euro e ad un massimo di  290.000,00 euro.

"Contrastare la diffusione di prodotti non conformi rispetto agli standard di sicurezza - hanno spiegato le Fiamme Gialle -  significa contribuire a garantire una protezione efficace dei consumatori e un mercato competitivo ove gli operatori economici onesti possano beneficiare di condizioni eque di concorrenza".

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