Incidente nautico

Greta e Umberto, in aula la difesa punta il dito contro l'imbarcazione dei due giovani

Un altro brutto colpo per il padre di Umberto, dopo il grande dolore della perdita.

Greta e Umberto, in aula la difesa punta il dito contro l'imbarcazione dei due giovani
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Altra pagina del tragico capitolo relativo all'incidente nautico del 19 giugno scorso nel quale persero la vita i giovani Greta Nedrotti (25 anni) e Umberto Garzarella (36) travolti dal potente Riva Aquarama.

Dati inaccettabili

Questa mattina (lunedì 14 febbraio) nel corso del processo a carico dei due imprenditori tedeschi Christian Teismann e Patrick Kassen che quella sera si trovavano a bordo del potente motoscafo, la difesa ha cambiato le carte in tavola. Passati in rassegna, pezzo dopo pezzo, i vari tasselli dell'accusa, il consulente ingegner Gronda ha evidenziato come i risultati emersi in merito  alla velocità (così come quelli relativi alla rotta ed alla posizione) e raccolti dai consulenti del pm risultino essere «Inaccettabili». Secondo Gronda, inoltre, il gozzo in legno sul quale si trovavano i due giovani non avrebbe rispettato le regole previste per la navigazione sul Garda.

Stupore che si aggiunge al dolore

Senza parole il padre di Umberto Garzarella, Enzo. Al dolore infinito per la perdita così tragica di un figlio, l'ultima cosa che si aspettava era quella di vederlo additato come colpevole di quanto accaduto.

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