L'esperienza

GMG di Lisbona: il racconto dell’avventura dei ragazzi bresciani

All’esperienza ha partecipato anche un gruppo di 83 ragazzi provenienti da Travagliato, Ospitaletto, Castelmella, Roncadelle e Casaglia

GMG di Lisbona: il racconto dell’avventura dei ragazzi bresciani
Pubblicato:
Aggiornato:

GMG di Lisbona: il racconto dell'avventura

Gmg di Lisbona: a prendervi parte un milione e mezzo di giovani

«A voi giovani, che siete il presente e il futuro: non abbiate paura».

No tengas miedo. E’ stato questo il mantra di un milione e mezzo di giovani che ad agosto hanno vissuto la GMG a Lisbona. Tra questo numero infinito di persone, c’era un gruppo di 83 ragazzi che, da Travagliato, Ospitaletto, Castelmella, Roncadelle e Casaglia, è partito verso «un’avventura indimenticabile».

Il viaggio in bus è iniziato nella notte del 30 luglio, direzione Barcellona. Dopo «quattro giorni da turisti» tra Barcellona, Valencia, Granada e Siviglia, i pellegrini sono arrivati a Lisbona (non senza qualche intoppo). Durante gli spostamenti, infatti, il pullman su cui viaggiava il gruppo si è rotto, costringendo la squadra ad 8 km a piedi sotto il sole cocente.

Il soggiorno a Lisbona è stato offerto da una scuola media distante mezz’ora di treno dal centro. Materassini e sacchi a pelo non sono certo i servizi di una vacanza di lusso, ma regalano un clima di amicizia e vicinanza senza prezzo. «A Lisbona abbiamo fatto esperienza nel cuore della GMG: non sei lì per vedere qualcosa, per stare comodo, ma per incontrare qualcuno, e attraverso quel qualcuno fare una nuova esperienza dello stare assieme, dei tuoi compagni di viaggio; di rivalutare il viaggio stesso e la vita», ha raccontato don Manuel Valletti, curato di Travagliato che ha seguito la GMG.

Dopo un rapido check, la sera del venerdì, i giovani hanno partecipato alla Via Crucis (trasmessa in diverse lingue) che ha fatto respirare loro «un’atmosfera viva e piena».  Atmosfera che hanno ritrovato durante la cena in un oratorio portoghese, circondati da amici provenienti da tutto il mondo e cuoche felici di servirli.

Il 5 agosto zaino in spalla per raggiungere Parco Tejo dove, dopo essersi sistemati nella propria zona (area A24), hanno atteso la veglia serale.

«Forse uno dei momenti più belli della GMG - ha detto Francesca, partita insieme ad altri 20 giovani di Travagliato - È stato bello perché in mezzo a così tante persone, con le parole del Papa, ti senti capito e accolto. Ci sono stati anche momenti di silenzio in cui un milione e mezzo di persone era in ginocchiato in silenzio. Una cosa incredibile».

A pochi passi da papa Francesco

Al risveglio, la Santa Messa con il Pontefice, papa Francesco, che prima della celebrazione è passato con la papamobile fra i vari settori, proprio a due metri dal gruppo bresciano.

Prima del rientro, martedì 8, un’ultima tappa a Saragozza.

«Non si torna indietro uguali - ha chiarito don Manuel - Questo l'ho constatato con piacere nel momento di condivisione fatto con i ragazzi; alla domanda che cosa avesse colpito di più, spesso l'accento era posto su elementi introvabili nella vita di tutti i giorni, e introvabili nelle proposte più "mondane", che secondo una narrazione superficiale sarebbero le più appetibili e ricercate dalla fascia d’età 18-35. Ora la sfida è di vivere nella quotidianità la straordinarietà di quei momenti, certi che non si smette mai di imparare, cambiare, e (per usare un'immagine biblica) piantare altari di ringraziamento al Signore per quanto ci permette di vivere. Sì, questa esperienza rimarrà nella memoria del cuore».

Seguici sui nostri canali