Gli rubano l'auto ma continuano ad arrivare multe

Gli rubano l'auto ma continuano ad arrivare multe
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Trentotto multe nel giro di cinque mesi, con una media di una multa ogni quattro giorni, ed altre contravvenzioni probabilmente in arrivo. Questa è la spiacevole disavventura successa al pensionato Giampaolo Zoso, 74 enne residente a Moniga del Garda. Tutto inizia la notte tra il 23 e il 24 agosto 2016 quando la sua auto, una Fiat Idea Blu, viene rubata dal suo garage. Il giorno stesso Giampaolo si reca immediatamente dalle autorità competenti per sporgere denuncia ma dopo pochi giorni si vede recapitare una raccomandata, la prima delle numerose multe che si sarebbero poi susseguite, riguardante un eccesso di velocità registrato in data 24 agosto in tangenziale a Brescia, il giorno stesso del furto. Nei giorni seguenti continuano ad arrivare una raffica di ammende relative a semafori rossi, ztl e soprattutto eccessi di velocità. Giampaolo comincia così a collezionare le sanzioni, i verbali e le rispettive raccomandate che attestano la denuncia del furto del veicolo, in quanto il pensionato privo della sua vettura non poteva recarsi negli uffici. Il 27 ottobre l’auto viene ritrovata ad Ospitaletto ma la targa si scopre essere di un’altra vettura, anch’essa rubata. L’anziano il 18 novembre si reca così al PRA, il Pubblico Registro Automobilistico, di Brescia per effettuare la radiazione della targa dall’albo e per reimmatricolare la sua vettura. Il 74enne pensa di aver risolto la faccenda ma le multe continuano ad arrivare nonostante la cancellazione della targa. Nell’ultima, che risale al 16 gennaio, Giampaolo fa una triste scoperta: i ladri in data 23 dicembre hanno preso l’ennesima multa per eccesso di velocità. La targa è quella appartenente alla vecchia Fiat Idea ma la macchina è diversa. Amaro lo sfogo del pensionato: «Com’è possibile che mi arrivi una multa relativa ad una targa che ho fatto radiare due mesi fa? Ma soprattutto chi mi invia tutte queste sanzioni non vede che la macchina incriminata per eccesso di velocità è una Mazda grigia con la mia vecchia targa e non la mia Fiat blu?». Oltre al danno, la beffa. Da quel 24 agosto sono passati circa cinque mesi ma le multe non si fermano. Fortunatamente al pensionato non è stato addebitato l’importo complessivo delle multe, almeno per ora, che risale a circa 5700 euro, e non sono stati nemmeno detratti gli ipotetici 114 punti dalla patente che avrebbe dovuto perdere in base alle sanzioni ricevute. Ma nonostante questo i disagi causati al povero anziano sono evidenti: sono 1500 euro i soldi spesi in raccomandate, acquisto di biglietti del pullman per recarsi a Brescia, benzina e altre pratiche relative alle varie documentazioni da preparare per riuscire a tutelarsi. Chi restiuità questi soldi a Giampaolo? Nessuno. L’anziano nel frattempo si è visto recapitare in data 5 gennaio un’ulteriore multa la quale contiente un importo raddoppiato rispetto alle precedenti in quanto il proprietario della macchina non ha dichiarato chi era alla guida della vettura nei giorni incriminati. Al tempo e ai soldi persi, bisogna aggiungere anche il danno morale e i danni alla salute: lo stress e la rabbia causati da situazioni come questa sono inevitabili per chiunque, immaginiamo per un anziano. Nel frattempo, finché il PRA non comunicherà alla motorizzazione l’avviso di radiazione della targa avvenuto già due mesi fa, il povero anziano continuerà a ricevere una pioggia di multe e mettere tasca al portafoglio. Un terribile caso di negligenza da parte delle autorità, ma a pagarne le spese è un cittadino di 74 anni.

 

Da Gardaweek del 20 gennaio


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