Gli «invisibili» ignorati in vita e abbandonati nella morte

Gli «invisibili» ignorati in vita e abbandonati nella morte
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Cercano riparo nelle stazioni delle metro e dei treni, dormono per terra su freddi cartoni e fogli di giornale o sulle panchine, avvolti dalle poche coperte che hanno.

Sono loro, gli invisibili dimenticati dai più, finchè la loro morte non diventa pretesto per attestare la realtà del gelo, dell’inverno realmente arrivato e dell’attesa e imminente nevicata.

Ecco che la morte del clochard diventa notizia, passa nei telegiornali e poi di bocca in bocca. Si scandalizza anche chi non aveva mai nemmeno avuto il coraggio di incrociarne lo sguardo, di conoscerne la sofferenza e condividerne un sorriso.

Serve fare, serve pianificare, serve legiferare, serve avere sensibilità e coraggio.

Sono già 8 i senzatetto deceduti dall’inizio dell’anno, questi quelli palesati, di cui si ha notizia. Ma anche quando muoiono, i clochard, troppo spesso, lo fanno senza nome. Rifiuti umani accantonati da una società distratta e indifferente. Nessuno li vuole, nemmeno da morti.


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