A Ghedi due aggressioni a distanza di pochi giorni hanno scosso un gruppo di giovani poco più che ventenni; i loro genitori oggi si dicono stanchi e indignati.
L’ultimo episodio
L’episodio più recente risale alla notte tra sabato e domenica, nel pieno centro di Ghedi. Alcuni amici sono stati circondati da quattro ragazzi: uno di questi ha estratto dapprima una katana, con la quale ha colpito un giovane procurandogli una frattura al braccio e una forte perdita di sangue, poi ha mostrato anche una pistola. L’intervento dei carabinieri e dei soccorritori del 118 ha permesso di portare subito il ferito in ospedale.
La prima aggressione
Qualche giorno prima, nella serata di giovedì, tre amici si trovavano all’esterno di un bar in piazza Trento. Lì si sono avvicinate alcune persone che hanno chiesto di provare una moto e, di fronte al rifiuto, hanno lanciato minacce. I tre hanno cercato di allontanarsi, ma uno di loro è stato spinto a terra dopo il furto del portafogli. In pochi minuti la situazione è degenerata: bottiglie e sassi lanciati contro il locale, un tavolino e una vetrina danneggiati, e un pugno in pieno volto a uno dei ragazzi, che si è ritrovato con il naso fratturato. Uno dei presenti ha chiesto aiuto entrando nel bar. Sul posto sono arrivati i carabinieri e un’ambulanza, che ha trasportato il ferito al pronto soccorso. Un aggressore è stato bloccato, ma la calma non è durata: altri giovani sono accorsi e hanno circondato i militari insultandoli. Solo in seguito i carabinieri sono riusciti a risolvere la situazione mettendo in sicurezza i giovani aggrediti.