Giardini pubblici: è guerra sugli alberi secolari rimossi
Con una lettera aperta si chiedono chiarimenti, Maffoni: «Aspettate la fine dei lavori prima di giudicare»
di Valentina Gandossi
Giardini pubblici: è guerra sugli alberi secolari rimossi (perché malati)
Giardini pubblici: la situazione
«Nessuna pianta sana è stata “sradicata” come va dicendo qualcuno, prima di criticare perché non si aspetta di vedere il risultato? E’ singolare il fatto che quando i giardini erano fatiscenti nessuno se ne lamentava!». Questa le parole piccate che il sindaco Gianpietro Maffoni ha voluto mettere nero su bianco riguardo la questione Giardini pubblici e chiarire una volta per tutte i fatti.
Il rifacimento del parco Alcide de Gasperi sta tenendo banco sui social e tra le vie della città ed è uno dei temi «più caldi» di questa estate.
A rincarare la dose solo qualche giorno fa, con una lettera aperta, dal significato cristallino è stato il gruppo Campo vivo e Partecipiamo. La missiva, a gamba tesa, inizia così: «Un progetto con tante ombre (anzi no)».
La lettera e i dubbi riguardo i lavori
«Nella documentazione depositata sul sito del Comune, si legge l’intenzione di aumentare il manto erboso e di riproporre la forma di antichi camminamenti che tengano viva la storia del luogo - hanno fatto sapere - Un approccio giusto, sostenibile e, allo stesso tempo, volto alla tutela della tradizione di un ambiente a cui gli orceani sono indissolubilmente legati e affezionati. Ci sono però alcuni aspetti che preoccupano gli orceani, aspetti che giustificano il dibattito che si è creato sulla questione e che meritano la formalizzazione di una serie di richieste rivolte all’Amministrazione comunale.
Le «richieste punto per punto»
«Impossibile da ignorare in questo luglio cocente, la scarsità di zone d’ombra che accompagnerebbe la realizzazione del progetto ormai approvato. La scelta (doverosa) di mantenere i secolari e meravigliosi tigli centrali non può compensare la decisione, per molti inaccettabile, di sradicare il doppio filare più interno di aceri sul camminamento esterno. I due doppi filari attuali, separati dal camminamento pedonale/ciclabile, garantiscono un’ombra vera e veramente apprezzabile, intrecciando le rispettive ombre e garantendo giovamento e frescura non più possibili dimezzando la massa arborea e, di conseguenza, fogliare. Intervenire su un parco diminuendo le zone d’ombra non è sostenibile con il clima estivo delle nostre terre, tuttalpiù considerando che il caldo torrido, secco e cocente che stiamo sperimentando negli ultimi anni è destinato ad irrigidire la sua morsa in quelli a venire».
La scelta riguardo le essenze
«Gli orceani conoscono e riconoscono il valore storico, oltre che di tradizione, dell’attuale disposizione degli aceri del parco Alcide de Gasperi, giunti pochi decenni fa a sostituzione degli ippocastani: la conformazione a due doppi filari risale infatti al periodo austriaco. Nell’ottica di “ritrovare la storia del parco, riportando alla luce il suo disegno storico, e valorizzando i monumenti presenti”, perché non mantenere anche questi due filari più interni, preziosi anche dal punto di vista ecologico, ambientale e di vivibilità? - hanno continuato - Dobbiamo anche considerare che, se lo sradicamento rappresenta un costo non indifferente, mantenerli così come sono non aggiunge nessuna spesa. Tutto questo nonostante nella relazione tecnica del progetto venga dichiarata l’intenzione di rendere il parco “il cuore verde pulsante della cittadina”: come è possibile senza aumentare, ma addirittura diminuendo, la quantità di alberi presenti? Le siepi di arbusti previste dal progetto sono senz’altro una bellissima idea, ma gli arbusti non fanno ombra e non danno il contributo ecosistemico di un albero, né lo stesso livello di protezione dal calore e dalla luce solari. Oltre al mantenimento degli alberi già presenti, la proposta di diversi cittadini, alcuni sui social e altri rivoltosi direttamente al nostro gruppo, è quella di aumentarne la quantità, di piantare, accrescere e ringiovanire davvero il nostro bellissimo parco, rendendolo concretamente il polmone verde di cui abbiamo bisogno e che abbia tutte le caratteristiche per portare, come dichiarato nelle intenzioni del progetto, “persone di diverse fasce di età a frequentare un’area verde comunale».
La risposta del sindaco
«Questa è un’opera che si attende da oltre trent’anni - ha fatto sapere Maffoni - Abbiamo messo i nostri giardini nelle mani di un’azienda altamente professionale che ha visto la partecipazione alla progettazione dell’Accademia degli architetti di Brescia, ragazzi giovani che hanno dato il loro punto di vista improntato anche al futuro. Gli orceani avranno un parco degno della bellezza della nostra città che sarà adatto ai giovani e agli anziani, ai cittadini di tutte le età, so che decidere di dare il via ad un’opera così importante ha delle conseguenze e se avremo sbagliato ne prenderemo atto, ma trovo avventato criticare prima che i lavori siano finiti, invito gli orceani ad andare in Comune e chiedere tutte le informazioni del caso, perché io sono tranquillo e sereno a riguardo. Un’ultima cosa alla quale tengo e che vorrei sottolineare è che nessuna pianta sana, nessuna, è stata sradicata. Anzi, dopo i temporali degli ultimi giorni, tre degli alberi che dovevano essere tolti sono caduti praticamente da soli perché gravemente ammalati».
Insomma. Un punto a quanto detto e l’invito a criticare, se servirà, a bocce ferme e non in corso d’opera.
I giardini saranno «consegnati» agli orceani indicativamente alla fine di ottobre, nel parco completamente rimesso a nuovo avrà spazio anche un’installazione dedicata al ricordo degli orceani scomparsi, colpiti dalla tragedia del Covid.