Ghedi - Proseguono i lavori e anche le polemiche

Ghedi - Proseguono i lavori e anche le polemiche
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Per gli abitanti di via Porcellaga sta per concludersi la prima estate senza il loro polmone verde. Dei due grandi pini di 36 anni nemmeno l'ombra, niente più frescura e niente più ritrovo per bambini, adulti ed anziani. Nell'ultimo prato alberato rimasto in zona svettano ora 4 palazzine costruite dall'Azienda regionale per l'edilizia residenziale (Aler). Ma in tutto questo tempo nessuno dei problemi presentati dai condomini è stato risolto. La gru continua a ostruire il passaggio ai garage, mettendo in difficoltà soprattutto i tanti anziani che vi abitano costretti a manovre complesse per entrare e uscire dal loro posto auto coperto, i posteggi mancano e i cornicioni delle palazzine già esistenti rimangono traballanti. «Lavoravano un giorno sì e 20 no - ha spiegato uno dei condomini più agguerriti Giovanni Carera - non pensando al disagio che creano nelle persone che devono tra l'altro lasciare la macchina sulla strada». Le firme delle 54 famiglie distribuite su due palazzine sono cadute nel vuoto.

Ma per risalire alle origini del problema bisogna risalire a quando, alcuni anni, lo scoppio di una stufa in via Palazzo provocò il crollo di una palazzina dell'Aler non più ricostruita. Al suo posto si realizzò il giardinetto di via Porcellaga. Per ovviare ai volumi persi nel 2013 l'Amministrazione firmò una convenzione che permettesse all’Aler di costruire per i volumi corrispondenti su un terreno di sua proprietà. In barba ai condomini la scelta cadde proprio sul giardino di via Porcellaga ora definitivamente edificato. «Gli appartamenti dovevano farli lì dove sono andati distrutti, lo spazio c'era».

Il resto sull'edizione cartacea o digitale del 16 settembre


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