Ghedi bocciato da Legambiente

Ghedi bocciato da Legambiente
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Una bocciatura che arriva direttamente da Legambiente Lombardia quella che mette il nostro Comune agli ultimi posti della classifica provinciale tesa a decretare il comune più «green». Lo studio, datato 2012 ma reso noto da pochissimo, ha cercato, grazie al database regionale Dusaf, di combinare i dati relativi alle aree verdi urbane pro capite con quelli dei livelli di urbanizzazione che influenzano fortemente la qualità della vita. E così Ghedi non può che incassare la sconfitta con un misero, e alquanto preoccupante, 106esimo posto su un totale di 112 Comuni. Sul podio Toscolano Maderno, Trenzano e Verolavecchia. Ancora più triste la percentuale, tra le più basse, riguardante le aree verdi pro capite pari al 3,9%, mentre 25,7% è il terreno urbanizzato. Valori in linea con quelli nazionali per la Provincia che si colloca al 39esimo posto per estensione del verde pubblico con 30,1 metri quadrati di verde pro capite. Dati confermati, ed inaspriti, dal rapporto Ispra (Istituto superiore per la protezine e la ricerca ambientale) del 2016 secondo il quale il consumo di suolo si attesti all'11,4% del territorio bresciano.

Così l'Ispra, nel suo rapporto, punta il dito anche contro i pgt lombardi la cui analisi «conferma da un lato la limitata influenza della crisi del settore edilizio nel dimensionamento delle scelte di pianificazione a fronte di un peso ancora potente della rendita fondiaria; dall’altra palesa la difficoltà dei Comuni nell’affrontare efficacemente all’interno dei propri confini, azioni concrete di riduzione del consumo di suolo». Perdita consistente di servizi ecosistemici e aumento dei costi nascosti, ovvero minori disponibilità di aree, frammentazione del paesaggio, peggioramento della qualità della vita le conseguenze di questa «profonda alterazione - che, secondo l’Ispra - nella gran parte dei casi risulta irreversibile». Contro il consumo di suolo si è schierato anche il circolo intercomunale Legambiente «La nostra terra» che comprende Ghedi, Castenedolo, Montirone e Borgosatollo. Tutti comuni che non hanno brillato in classifica: 52esimo posto per Castenedolo, segue Montirone all'87esimo e chiude Borgosatollo al 103esimo, 3 posizioni prima di Ghedi, con la maggiore percentuale di urbanizzazione che si attesta al 34,5. Il presidente della sezione locale, che fa parte anche del Consiglio regionale e di quello nazionale, Emanuele Consoli ha attribuito a motivazioni economiche la ragione che troppo spesso porta a mettere in secondo piano la tutela del territorio «L'economia, con tutte le caratteristiche elencate, deve tornare a dominare sulla finanza interrompendo la subdola inversione dei ruoli e ritengo che i tempi sono maturi per attuare il cambiamento tanto cercato».

Melania Isola 


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