Brescia

Fugge dal Tribunale prima del processo per direttissima: condannato a 15 mesi ma di lui ancora nessuna traccia

Le ricerche non sono mai state interrotte.

Fugge dal Tribunale prima del processo per direttissima: condannato a 15 mesi ma di lui ancora nessuna traccia
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É stato condannato a quindici mesi il 29enne che giovedì 28 aprile era evaso dal Palagiustizia mentre era in attesa di processo.

La fuga

L'uomo, di origini marocchine, è stato condannato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e resistenza a pubblico ufficiale. Di lui, però, non si sono avute più notizie da giovedì. Quella mattina era giunto in tribunale a bordo di un'auto della Polizia Locale con, come di norma, le manette ai polsi. Grazie ad un'agilità e destrezza non comuni, è riuscito a svincolarsi dagli agenti per poi salire prima sul cofano e poi sul tetto di un'utilitaria posteggiata all'interno del Palagiustizia vicinissima al muro. L'auto ha così permesso al 29enne di elevarsi e scavalcare il muro di cinta da dove, successivamente, si è buttato sui binari. Proprio qui ha iniziato la sua disperata corsa verso la zona sud della città.

Nessuna risorsa con se

Sembra che l'uomo abbia trovato rifugio in un palazzo di via Lamarmora. Qui si sarebbe trattenuto per una notte per poi far perdere letteralmente le tracce. Al momento gli uomini della Polizia Locale sono ancora attivi nelle ricerche, è molto probabile che il 29enne non si sia, di fatto, mai allontanato dalla città di Brescia. Se da un lato le ricerche risultano essere complicate, dall'altro lato il fatto che il latitante non abbia con se né il telefono cellulare (rimasto in custodia agli agenti che lo hanno arrestato) e né denaro, rende plausibile ipotizzare che la sua fuga possa terminare in tempi brevi.

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