Il caso

Fiamme in oratorio: intervengono i pompieri ma era il rogo della vecchia

E' successo a Rovato. I Vigili del fuoco hanno verificato il rispetto delle norme anti-Covid e non hanno riscontrato alcuna irregolarità.

Fiamme in oratorio: intervengono i pompieri ma era il rogo della vecchia
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Chi giovedì 11 marzo ha effettuato la chiamata al 112 ha pensato a un incendio nel cuore del centro storico di Rovato. Quello che evidentemente non sapeva è che l'oratorio aveva organizzato il tradizionale rogo della vecchia di metà Quaresima, senza pubblico e con diretta streaming sulla pagina Facebook. I Vigili del fuoco di Chiari invece avevano impotizzato potesse trattarsi del falò ma sono intervenuti comunque per verificare il rispetto delle norme anti-Covid e non è stata riscontrata alcuna irregolarità.

Fiamme in oratorio: ma è il rogo di metà Quaresima

La chiamata al 112 per un incendio all'oratorio di Rovato ha innescato il massiccio intervento dei soccorsi. Vigili del fuoco di Chiari, ma anche Polizia Locale e carabinieri si sono precipitati sul posto, dove effettivamente c'erano le fiamme, e anche piuttosto alte, ma per il tradizionale rogo di metà Quaresima. L'iniziativa è stata organizzata proprio per lanciare un messaggio di normalità alle famiglie, che hanno seguito il falò comodamente da casa, guardando la diretta streaming sulla pagina Facebook dell'oratorio. Normalità ma anche speranza, perché insieme alla vecchia si è voluto simbolicamente bruciare il virus e tutto il dolore che il Covid ha portato alla comunità.

Nessuna irregolarità

I Vigili del fuoco di Chiari hanno provveduto a verificare il rispetto delle norme anti-Covid, non riscontrando alcuna irregolarità. Tra i volontari che hanno acceso il falò era infatti rispettato il distanziamento, e in oratorio era stato attivato un servizio di asporto rispettoso delle direttive anti-Covid; non era presente il pubblico e non c'era nessun tipo di assembramento. Essendo ormai sul posto, i pompieri hanno aspettato che il rogo si spegnesse, e hanno verificato che l'area fosse in sicurezza, bagnando le braci e controllando che non ci fossero fiamme sotto. In oratorio, avvisato del massiccio dispiegamento di mezzi di soccorso, si è recato successivamente anche il sindaco, che ha appurato che la situazione era sotto controllo.

La polemica

Sulla vicenda è divampata una polemica nella piazza del social network. L'Amministrazione ha infatti duramente condannato una serie di notizie false che sono circolate, sia su Facebook che su alcuni organi di stampa: si è detto che teatro del rogo è stato l'oratorio di Lodetto, quando invece era l'oratorio di Rovato centro (l'oratorio di Lodetto ha collaborato nell'organizzazione dell'iniziativa realizzando materialmente la vecchia); si è detto che c'erano assembramenti, notizia smentita peraltro dal video diffuso in streaming che mostra chiaramente che l'oratorio era vuoto; si è anche accusato il sindaco di essersi recato in oratorio per assistere al falò, mentre invece il primo cittadino è giunto sul posto quale garante della pubblica sicurezza solo dopo essere stato informato della presenza dei mezzi di soccorso. "Mi spiace solo per il lavoro dell’oratorio di Rovato, per il don e per tutti i volontari che si sono dati da fare per organizzare un piccolo evento in piena sicurezza che voleva essere un segnale di vita per l’intera città. Mi spiace per gli agenti della Polizia Locale, per i carabinieri e per i Vigili del fuoco prontamente intervenuti, ma sostanzialmente per nulla, e quindi distolti da altri possibili interventi", ha commentato Tiziano Belotti.

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