Fermata la “banda del gancio”, all'assalto dei bancomat
A seguito degli ultimi due assalti a Puegnago, si è poi ricostruito un piano ben preciso ideato da una banda di moldavi e rumeni specializzati nell’assalto ai bancomat delle filiali delle banche di Pozzolengo, Calcinato Mazzano, Pavone Mella, Offlaga, Maclodio, Isorella, Pozzolengo e Milzano.
Raggiunti in patria i componenti del gruppo posti in custodia cautelare, cinque rumeni e tre moldavi, e oltre quattordici le persone che rimangono invece indagate.
I Carabinieri di Brescia hanno scovato circa mezzo milione di euro frutto dei bottini nelle filiali bresciane che hanno subito un danno complessivo di oltre un milione di euro. Una sessantina in tutto i capi d’amputazione.
Per via del modo in cui rapinavano i bancomat, con un gancio legato a un furgone strappavano con forza il macchinario che veniva poi caricato sul mezzo, svuotato e portato poi fuori dall’Italia, venivano chiamati la “Banda del gancio”.
La refuriva è stata ritrovata a Cellatica, fulcro di tutte le idee e sede di tutti i materiali utili ad assaltare le banche.
Ma il peggio è arrivato quando i Carabinieri hanno ascoltato le intercettazioni tra i criminali. Gli uomini sbeffeggiavano le forze dell’ordine italiane sottolineando che nel caso in cui fossero andati in carcere, sarebbero usciti subito.
Nel mirino della banda anche due negozi di Carpenedolo e Verona.
Per loro, ora, difendersi dalle accuse sarà veramente difficile.