Femminicidio: condanna per la morte della 30enne

Femminicidio: condanna per la morte della 30enne
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La morte di Daniela Bani è avvenuta ormai tre anni fa. La giovane donna 30enne, mamma di due piccoli bambini, abitava a Palazzolo sull’Oglio. Il compagno, il tunisino Chaanbi Mootaz, l’aveva uccisa con oltre venti coltellate. La Corte d’Assise di Brescia lo ha condannato ora a 30 anni di carcere, ma l’uomo è latitante dal giorno in cui aveva commesso l’omicidio.

Una condanna che potrebbe essere esemplare. Infatti, gli sono stati dati addirittura due anni in più rispetto a quanto aveva chiesto il pubblico ministero. Ma dell’uomo, che si troverebbe a Tunisi, capitale della Tunisia, a casa della madre e dello zio, non si hanno notizie certe.

Nessuno sa con certezza dove si troverebbe. Dalle indagini sono risultati alcuni accessi ai social network proprio dall’appartamento familiare, sul quale il tunisino avrebbe cambiato l’immagine di profilo e risposto ad amici.

La famiglia della donna e gli avvocati sono decisi a riportarlo in Italia e a consegnarlo alle autorità competenti per far scontare all’uomo la giusta condanna per aver causato la perdita prematura della loro cara parente e per dire veramente, alla fine, che “giustizia è stata fatta”.


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