Felicità e lavoro a Calcinato? No, in Australia

Felicità e lavoro a Calcinato? No, in Australia
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Emigrare all’estero ormai è tra le alternative più quotate dai giovani. Francesca Franzo, 20 anni, è una di quei ragazzi. Diplomata in cucina grazie a un tirocinio scolastico, ottiene dapprima un contratto a tempo indeterminato presso un ristorante sul lago di Garda. La sua indipendenza non l'ha però fermata dal realizzare il suo sogno: andare a vivere in Australia. Ci racconta che l'idea le è venuta 5 anni fa, parlando con un ragazzo che ci era stato. «Non è certo facile lasciare tutto a 18 anni! Gli amici, la famiglia, soprattutto quando già avevo un lavoro fisso e vivendo da sola» confessa Francesca, sottolineando come sia un'opportunità di crescita personale. L'Australia è sempre stata la sua prima scelta, anche al momento di prendere una decisione definitiva aveva valutato anche l'opzione di andare in Inghilterra, perché se si fosse arresa, sarebbe stato più semplice tornare a casa. Alla fine l'Australia però l'ha conquistata! «Non nego che l'ho scelta anche per i soldi che si guadagnano!» dandoci un'idea del perché è una tra le mete più gettonate dai giovani. Sono infatti numerosi gli italiani che vi si sono trasferiti negli ultimi anni e l’ondata pare non arrestarsi. «Non è facile entrarci, a causa dei numerosi controlli e della difficoltà per ottenere il visto, ma esistono agenzie, Australianboard, che semplificano notevolmente l'ingresso, garantendo visto e casa.

«Arrivata all'aereoporto, avevo una persona che mi aspettava e mi ha accompagnata a casa dice Francesca; inoltre mettono a disposizione una scuola di inglese per migliorare o imparare da zero la lingua, così da aiutare l'integrazione». L'Australia offre una rete di trasporti pubblici molto efficiente che permette di arrivare ovunque, «i pullman passano ogni 10 minuti. Io riesco ad arrivare tranquillamente in città per lavorare in 15 minuti. Per quanto riguarda il lavoro, «É facile trovare lavoro, basta avere la voglia» ma non è certo una passeggiata. Infatti con il visto lavorativo è impossibile lavorare per più di 6 mesi presso lo stesso datore e, nel caso in cui il contratto non sia full time, si può essere lasciati a casa da un giorno all'altro. Al momento Francesca è impiegata come Commis chef presso il ristorante Altitude Shangri-La Hotel di Sydney, in cui ha avuto la possibilità di mettere a frutto gli studi effettuati in Italia e migliorarsi. In precedenza ha dovuto lavorare per circa 88 giorni in una fattoria di banane per poter ottenere il rinnovo del visto e in altri ristoranti. Sfortunatamente adesso i prezzi stanno aumentando e è molto più difficile ottenere un visto lavorativo e trovare un lavoro nel Paese.

La causa probabile è da ricercare nel grande afflusso di persone, per lo più giovani italiani che cercano di costruirsi un futuro. La casa può essere un problema, le agenzie forniscono alloggi condivisi con coinquilini, così da poter mantenere abbordabili gli affitti che altrimenti sarebbero molto alti. Inoltre agli stranieri non è concesso aprire finanziamenti, ma bisogna pagare sempre in contanti. Gli australiani cercano di tutelarsi e, per quanto aiutino l'integrazione di lavoratori stranieri, questi non hanno pari diritti: gli stipendi sono più bassi e le tasse più alte. Tuttavia questo non è un limite così insormontabile. L'Australia è un paradiso dal clima mite anche in inverno e offre una grande opportunità di crescita personale che permette di imparare sul campo una professione. Francesca racconta che è tornata in Italia una volta sola, «Sydney ha qualcosa di magico, per questo sto cercando di prendere la cittadinanza, anche se parliamo di anni e anni».

Elisa Aderenti 


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