Federica e il sogno di fare la barista

Federica e il sogno di fare la barista
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Alcune volte si ha il dovere di fare qualcosa, anche se si desidera tutt’altro. E’ un po’ quello che è successo alla giovane barista del «Dion» di Asola: Federica Regonini.

Diplomata ragioniera a Leno, la ventiquattrenne sapeva già che non avrebbe voluto trovare lavoro nell’ambito nel quale aveva studiato. «Ho finito la scuola perché era giusto così ma il mio sogno era fare altro - racconta Federica - ho fatto fatica a finire perché avevo capito che quella non era la mia strada e la mia mente vagava su altro quando mi trovavo sui libri». Una volta finita l’estate del diploma ha trovato il suo primo lavoro: era stata presa come barista al «Caffè del Forno», un bar di Asola che ha aperto qualche tempo fa e che per varie vicissitudini poi ha chiuso i battenti.

«La mia migliore amica Lidia ci lavorava già e sapeva che io cercavo un’occupazione - continua la ragazza - Avevo quindi saputo che cercavano e mi sono presentata. Volevo fortemente affrontare questa nuova sfida per me stessa perché durante gli anni scolastici sono sempre stata timida e introversa, diventare più vivace, aperta e diventare un po’ quella che sono ora». Il lavoretto post diploma si è poi trasformato un lavoro vero e proprio, con un ottimo rapporto con le colleghe, diventate amiche, durato fino alla chiusura l’anno successivo.

Prima dell’apertura del «Dion», due anni fa, Federica è sempre rimasta innamorata di questo lavoro e durante il periodo di stallo tra la prima esperienza e il bar nel quale si trova ora ha continuato a lavorare per gelaterie, pub, caffetterie della zona, in provincia di Mantova e Brescia. Non si è mai fermata. Una volta approdata nella squadra del Dion, una delle prime, la situazione ha fatto si che capisse ancora di più che questo era il lavoro per la quale era nata, fino a portarla a desiderare un locale tutto suo, in futuro.

«Non mi pesa lavorare nei weekend o durante determinati orari perché è una cosa che mi piace molto e che, in questo caso specifico, non mi porta via molte serate con gli amici perchè chiudiamo per le 23, e ho tutto il tempo di fare, eventualmente, serate da qualche parte - conclude sorridendo Federica - certo mi perderò qualche aperitivo, ma non è mai morto nessuno per un aperitivo in meno. Posso resistere».


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