per ora resta lo stop

Fase 2: il settore turistico deve attendere ancora per ripartire

Restano nell'incertezza anche i titolari di impianti balneari e lidi sui laghi. Quando potranno aprire e secondo quali cautele?

Fase 2: il settore turistico deve attendere ancora per ripartire
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"Abbiamo intenzione di intervenire nei prossimi giorni anche per le attività che si svolgono negli stabilimenti balneari, in modo da consentire una programmazione ben strutturata e cauta per la stagione balneare - Queste le parole del Premier Conte in conferenza stampa ieri sera - Pensiamo anche ai settori più colpiti, in particolr modo il turismo, che non riuscirà certo a recuperare e a rimediare ai danni che sta subendo. Non lasceremo gli operatori da soli, valgono il 13/15% del Pil e sicuramente avranno bisogno di una iniezione di fiducia da parte del Governo".

Dovranno quindi attendere i titolari delle varie attività ricettive, che in questi mesi hanno chiuso i battenti di hotel, campeggi (normalmente la stagione sarebbe partita a Pasqua), b&b o che erano in attesa di sapere quando avrebbero potutto aprire, come per esempio i gestori dei lidi, delle piscine e delle spiagge. Per i ristoranti e i bar, invece, c'è l'ipotesi di riapertura fissata per l'1 giugno.

Fase 2: il settore turistico deve attendere ancora

Anche i titolari di lidi, piscine e strutture balneari sul lago d'Iseo e di Garda attendono di poter aprire e di sapere in che modo potranno farlo, con quali cautele e secondo quale protocollo. Alcuni aspettavano indicazioni con il dpcm che sarà in vigore dal 4 maggio, ma così non è stato. Il settore turistico dovrà attendere ancora.

Le testimonianze

Sono in molti a invocare la ripartenza del settore turistico, a partire dagli imprenditori stessi, che rischiano altrimenti di vedersi azzerate le entrate dell’intero 2020, che prevede però costi fissi cui bisognerà far fronte.

"Di certo, da parte delle istituzioni, non abbiamo saputo ancora nulla (e ieri nemmeno, ndr) - aveva sottolineato la scorsa settimana Alessandro Fava, titolare insieme al fratello de lido Belvedere di Iseo - Sembra si stia considerando la riapertura degli stabilimenti balneari, di cui facciamo parte anche noi. Potrebbero esserci limitazioni nella capienza, ma da noi in settimana il distanziamento sociale tra i lettini c’è già. Magari bisognerà regolamentare il flusso di coloro che utilizzano la piscina tramite i bagnini. Di solito noi apriamo l’impianto balneare a maggio (meteo permettendo), ma se riuscissimo ad aprire per inizio o metà giugno la stagione potrebbe salvarsi. L’importante è che non ci diano troppe limitazioni, in modo da capire se vale la pena aprire o meno e quindi partire con le assunzioni stagionali".

Resta nell’incertezza anche Alberto Levito, che insieme alla moglie gestisce la discoteca Scaccomatto e l’Eurovil beach and pool. "Non si sa se potremo riaprire e in quali condizioni - aveva spiegato in un'intervista al Chiariweek la scorsa settimana - Per quanto riguarda la discoteca ormai ci abbiamo messo via il pensiero. Resta un grande punto di domanda sul complesso balneare. Facevamo conto di aprire a metà maggio (in una condizione di normalità), avevamo in programma, fra le altre cose, il Mondiale di Wakeboard, ma è saltato tutto. Il nostro settore porta introiti e lavoro per diverse famiglie. Da parte nostra c’è la massima collaborazione, ma devono farci ricominciare a lavorare e, prima ancora, bisogna capire se il gioco vale la candela, o se ci chiedono di sobbarcarci di costi spropositati per riaprire. Aspettiamo di sapere qualcosa in concreto".

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