FARMACIE RURALI BRESCIANE MOLTO INC... ARRABIATE
“Non è tollerabile che la politica continui a riempirsi la bocca sostenendo l’importanza delle farmacie rurali come strumento per assicurare medicinali e assistenza ai cittadini che abitano nei piccoli centri, quando poi, al momento di dare un concreto, anche se piccolo, segnale di attenzione nei confronti di queste realtà, fa solo marcia indietro”. Lo dichiara Clara Mottinelli, presidente del Sunifar (Sindacato che rappresenta le farmacie rurali nell’ambito di Federfarma) della Lombardia, in riferimento alla bocciatura da parte della Quinta commissione Bilancio della Camera di un emendamento finalizzato a elevare i livelli di fatturato del Sistema sanitario nazionale al di sotto dei quali le piccole farmacie hanno diritto a una riduzione degli sconti dovuti alle Asl.
Nel Bresciano, delle 345 farmacie esistenti 55 sono rurali e 96 rurali sovvenzionate, il resto sono farmacie urbane. Si tratta di realtà vicine alle persone nei contesti più complessi (bacini d’utenza ridotti, zone disagiate) e forniscono un servizio accessibile 365 giorni l'anno, 24 ore su 24 a una comunità spesso anziana, che ha bisogno di cure, sostegno e supporto per i problemi di salute, garantendo la disponibilità di medicinali anche nelle zone più remote della provincia, con approvvigionamenti frequenti.
“L’emendamento era già stato presentato in occasione dell’esame del Ddl Concorrenza alcuni mesi fa, aveva ottenuto il beneplacito dei ministeri della Salute, dell’Economia e della Ragioneria generale dello Stato – continua la presidente Mottinelli -. Al momento di votarlo, però, ci è stato riferito che sarebbe stato più corretto inserire la misura nell’ambito della legge di Bilancio. Ora, durante l’esame del Ddl di Bilancio, la Quinta commissione della Camera ha bocciato inspiegabilmente l’emendamento, malgrado il fatto che la copertura economica fosse già stata correttamente individuata”.
Il comitato rurale della Lombardia è in stato di mobilitazione, mentre il consiglio direttivo del Sunifar a livello nazionale ha convocato una riunione urgente, che si svolgerà già questa settimana a Roma, prima del referendum di domenica 4 dicembre. “Il comitato rurale lombardo parteciperà all’assemblea nazionale, dove saranno decise tutte le iniziative sindacali necessarie per far sentire la voce dei farmacisti e ottenere dalla politica fatti e non più solo parole”, conclude la presidente Clara Mottinelli.