Montichiari

Farmaci letali, la testimonianza del dottor Carlo Mosca

Il 49enne, accusato di aver somministrato farmaci letali a pazienti Covid, si è difeso dalle accuse.

Farmaci letali, la testimonianza del dottor Carlo Mosca
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É stato ascoltato questa mattina (lunedì 4 aprile) a 14 mesi dal suo arresto, il primario del Pronto Soccorso di Montichiari, il dottor Carlo Mosca.

Le sue parole

"Nessuno dei pazienti è stato abbandonato al suo destino".

É stata l'affermazione che oggi il dottor Carlo Mosca, 49enne ex primario di Montichiari, ha pronunciato di fronte la giuria nel corso del processo dinanzi la Corte d'Assise. Carlo Mosca, accusato di aver somministrato farmaci letali a pazienti Covid, si è difeso dalle accuse che gli sono state mosse in questi mesi.

"Non metto in discussione che sia stato trovato il Propofol nel corpo del paziente Angelo Paletti durante l’autopsia, ma non so darmi spiegazione. Alla mia presenza non è stato usato il Propofol, non si è somministrato, qualcuno ce lo ha messo. A mia insaputa chiunque poteva utilizzarlo, magari qualcuno a cui non stavo simpatico. Io sicuramente non l’ho messo. È fuori dubbio che un infermiere può iniettare il Propofol per una cattiveria contro di me. Io mi sono fatto le mie idee", ha aggiunto Mosca, che si trova ancora ai domiciliari.

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