Ex vigilessa di Temù, resi noti i verbali degli interrogatori
Nell'estate 2020 hanno iniziato a pensare di liberarsi della donna della quale, hanno dichiarato, avevano paura.
Sono stati resi noti i verbali degli interrogatori in merito al caso di Lara Ziliani l'ex vigilessa di Temù. Giovedì 27 ottobre davanti alla Corte d'Assise di Brescia inizierà il processo a carico di Paola e Silvia Zani e Mirto Milani.
La confessione
Le parole espresse da parte di due delle tre figlie della donna (quelle cioè coinvolte nella tragica vicenda) e del fidanzato della maggiore sono da brividi. Complessivamente quello che è stato ribattezzato come "trio criminale"( le due ragazze Paola e Silvia Zani e Mirto Milani) hanno parlato per oltre diciotto ore confessando quanto per mesi hanno tentato in tutti i modi di nascondere. Le ragazze hanno confessato di aver ucciso la madre e di averne successivamente occultato il corpo nella notte tra il 7 e l'8 maggio 2021. Hanno poi dichiarato che il ritrovamento del cadavere è stato frutto di una pura fatalità. Il crollo del trio avvenne a otto mesi di detenzione. Ciò dopo aver scoperto che un compagno di cella di Milani avrebbe raccontato agli inquirenti quanto Milani aveva a lui confessato dietro le sbarre.
Il movente
Secondo quanto riportato dalle figlie ciò che le avrebbe spinte a compiere il terribile gesto non sarebbe legato a motivazioni di carattere economico legate all'eredità come da sempre sostenuto. Le figlie hanno confessato di aver avuto paura della madre. La donna, secondo quanto da loro riferito, avrebbe più volte tentato di ucciderle. Secondo il loro punto di vista la madre si sarebbe sentita bloccata dalla presenza di tre figlie delle quali una disabile. Per questo motivo hanno spiegato di aver iniziato a pensare di liberarsi della donna già a partire dall'estate 2020.
Lo strangolamento
Il racconto prosegue con le figlie che raccontano come, di fatto, avrebbero ucciso la donna. Le hanno fatto mangiare i muffin contenenti benzodiazepine poi, così raccontano, sono entrate nella camera da letto della donna cercando di strangolarla e poi è intervenuto Milani. Il corpo lo hanno poi caricato nel baule dell'auto per occultarlo. Nessuno di loro credeva che sarebbero stati scoperti.