Sono state revocate le onorificenze di cavaliere, Ufficiale, Commendatore e Grande Ufficiale al merito della Repubblica Italiana all’ex prefetta di Brescia Narcisa Livia Brassesco, il tutto dopo che la condanna a otto mesi è divenuta definitiva.
In Gazzetta Ufficiale
Il decreto di revoca delle onorificenze ( a lei conferite tra il 1994 e il 2010) è stato emesso lo scorso 21 gennaio da parte del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e da ieri (giovedì 9 giugno) pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale divenendo, di fatto, effettivo.
Abuso d’ufficio
La revoca giunge a seguito della condanna definitiva dell’ex prefetta per abuso d’ufficio. La vicenda risale al 2012 quando venne ritirata la patente per eccesso di velocità al figlio di un imprenditore lumezzanese. Grazie ad alcune intercettazioni telefoniche sono emersi i vari passaggi messi in atto finalizzati ad anticipare la restituzione del documento al figlio dell’imprenditore: quest’ultimo, infatti, si era visto restituire la patente di guida con un anticipo di sedici giorni rispetto agli ottanta preventivati.
Una scusa ad hoc
Nel corso delle comunicazioni telefoniche intercorse Brassesco suggerì all’imprenditore di avere con se un certificato medico nel quale si attestassero le delicate condizioni di salute di una parente. Il tutto da utilizzare come giustificazione per l’elevata velocità alla quale guidava il figlio al momento del ritiro della patente.