Protesta

Eural: i lavoratori dicono no alla turnazione imposta dall'azienda

Domenica sera i lavorazioni del reparto di produzione si sono ritrovati davanti ai cancelli dell'azienda per manifestare il loro dissenso

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I lavoratori del reparto di produzione dell'Eural Gnutti Pontevico hanno detto basta: in ballo il rinnovo del contratto aziendale.

Sciopero all'Eural

Domenica sera già dalle 20 i lavoratori del reparto di produzione della ditta Eural di Pontevico, azienda specializzata nella fusione di leghe d'alluminio attiva dal 1985, si sono ritrovati davanti ai cancelli dello stabilimento per manifestare il loro dissenso. In ballo il rinnovo del contratto aziendale, sul tavolo ormai da 2 anni e mezzo, e la nuova turnazione introdotta dall'azienda che non è stata accettata dai lavoratori. Proprio la nuova turnazione è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso: sono stati introdotti il diciasettesimo e diociottesimo turno con la modalità quattro giorni di lavoro e uno di riposo, infattibile a detta dei lavoratori perché non da il tempo fisico agli operai di avere un recupero adeguato.

I sindacati

Sul posto i rappresentanti sindacali della Fiom Ermanno Saiani e Andrea Pagliari e della Uil Ettore Berlini e Cris Bricchi. "La turnazione 4 - 1 è già stata fatta in alcune occasioni, quando richiesto dall'azienda - ha spiegato Pagliari - ed è stato assoldato che è una turnazione improponibile per gli operai, non lascia loro il tempo di un recupero adeguato. Quando l'azienda ha avuto bisogno di aumentare le ore di lavoro i lavoratori non si sono mai tirati in dietro, ma una turnazione così pesante non può essere codificata nella realtà continuativa". Berlini sottoline invece il fatto che l'azienda si sia sempre dimostrata aperta al dialogo e che anche questo caso non faccia eccezione e si arrivi presto ad un accordo.

La manifestazione va avanti

Da ieri, domenica 2 aprile, a oggi lunedì 3 fino alle 14 sarà presente un presidio di lavoratori per manifestare il loro dissenso. La speranza è di riaprire il tavolo delle trattative e giungere presto ad un accordo, altrimenti lo sciopero continuerà.

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