Equité, l'unione fa la forza per aiutare i profughi

Equité, l'unione fa la forza per aiutare i profughi
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Ad Asola, da due anni, una cooperativa di eguale opportunità e eguale rispetto, in una parola: Equité. Un’offerta che spazia dallo sportello immigrazione, alla traduzione e legalizzazione dei documenti, assistenza legale, giuridica e supporto psicologico.

Detto così sembra semplice, ma non lo è, soprattutto se si cerca di fare un progetto ad personam con i giovani che arrivano sul territorio e non si punta a grandi cifre.

Ecco qual è in realtà lo scopo di Equité. Una struttura, che ha visto la luce grazie a una stretta collaborazione tra il Comune e la cooperativa Santa Lucia che ha reso possibile l’utilizzo dell’edificio. Una soluzione riguardo l’accoglienza e l’integrazione sul territorio dei profughi.

La Santa Lucia, insieme al Comune, infatti, ha trovato la risposta creando, appunto, Equitè. Vista nella figura chiave di Marketa Hulitova, già consulente giuridico e amministrativo area immigrazione di Santa Lucia e del Comune, con la cooperativa Equité dal 2014 gestisce sei immigrati, dai 18 ai 25/27 anni, tutti ragazzi. La cura del singolo individuo è tra i valori principali.

Tutti sono inseriti principalmente in attività sociali, sportive e di volontariato, oltre che in altri servizi come i lavori socialmente utili. 


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