«Elvi», 40 anni di innovazione, ricerca e sviluppo

«Elvi», 40 anni di innovazione, ricerca e sviluppo
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Quarant’anni, quattro decenni interi di ricerca, innovazione sviluppo, lavoro per centinaia di dipendenti. Non poteva esserci celebrazione migliore del Primo Maggio per festeggiare un esempio di imprenditoria locale come la «Elvi» che dal 1977 produce motori elettrici in corrente continua a magneti permanenti e motoriduttori, tanto da essere diventata leader nel settore conquistando la sua nicchia di mercato in Italia e nel mondo. L’innovazione e i continui investimenti che hanno portato alla produzione di motori elettrici a magnete permanete, ovvero un’evoluzione della dinamo della bicicletta che, fatta girare sulla ruota, produce corrente sufficiente ad illuminare un faro, mentre se alimentata produce energia meccanica grazie proprio ai magneti. Ma sono disponibili varie gamme di motori, sia standard che personalizzati, in risposta alle diverse esigenze di fruitori internazionali.

La storia della Elvi si intreccia con la storia delle nostre comunità, quella di Visano, paese dove l’azienda è nata, di Montichiari, dove si è poi trasferita, e di Isorella, dove si estende l’attuale capannone in via I Maggio, e con il suo importante indotto anche dell’intera Bassa bresciana. E pensare che è tutto iniziato con un piccolo laboratorio allestito nello scantinato del visanese Guido Buttani, poi trasformato nell’azienda che ha avuto sede a Visano in via Caduti di Piazza Loggia fino al 1991. «Allora l’azienda non aveva una vera e propria identità – ha spiegato Ignazio Bertola, l’ingegnere che dal 1984 è direttore generale – producevamo antenne elettriche e antifurti, settori poi superati da prodotti di maggiore efficacia». Solo in un secondo momento l’attenzione dell’azienda si è rivolta a settori innovativi dove i motori elettrici rappresentano il supporto alla movimentazione, divenendo così punto di riferimento nei settori dell’ergonomia, del vending, ovvero la distribuzione automatica, e di tutto ciò che si muove in modo automatizzato, dai letti ospedalieri, alle basculanti dei garage nelle abitazioni, passando per i sistemi frenanti di sicurezza. «Nel 1991 – ha spiegato l’ingegnere Bertola – abbiamo trovato il nostro settore, con un prodotto specifico che ci ha consentito una significativa crescita». Certo altre aziende producono motori elettrici, ma la lungimiranza di utilizzare i magneti è stata tutta dell’ingegner Bertola. «Il vantaggio – ha spiegato - è sicuramente il basso consumo e la possibilità che, quando va via la corrente, si possa ugualmente far funzionare, per esempio, la basculante con una batteria» . Qui vengono inoltre prodotti i riduttori, utilizzabili in svariate applicazioni, come tergicristalli e alzacristalli, a cui si aggiunge il recente sviluppo di un nuovo motore elettronico utilizzato in agricoltura per ventilare le stalle e favorire la produzione di latte, o in grandi capannoni per garantire la corretta stratificazione della temperatura, con significativi risparmi energetici e miglioramenti nel comfort estivo data la corretta areazione.

«Dal ‘91 ad oggi siamo passati da 10 a 138 dipendenti in un mercato ancora in crisi – ha spiegato l’ingegnere – di cui 30 assunti nell’ultimo anno, dotandoci in prevalenza di personale femminile». Buttani pone inoltre l’accento sull’indotto dato da un’ulteriore cinquantina di operai dislocati in diverse sedi della Bassa che rappresentano un vero e proprio polmone per la produzione. Ulteriore riprova che l’investimento in personale è tanto importante quando quello in attrezzature automatiche e strumentazione di controllo. Tanto meglio se si tratta di personale giovane, come confermano i dati: tra gli operai l’età media è di 41 anni, mentre tra gli impiegati di soli 34 anni. L’azienda rappresenta un modello anche per l’attenzione nei confronti dei giovani, considerati qui risorsa necessaria e fondamentale, fin dagli anni della formazione, ospitando infatti diversi stage per studenti, ma non è finita qui. Attenzione e rispetto anche al ruolo della donna nell’azienda, dove è risorsa primaria, ma anche nella società: i contratti di tipo part-time che permettono alla donna lavoratrice di essere anche mamma e moglie sono qui all’ordine del giorno e non rappresentano di certo un problema.

Oltre che con le radici, la fondazione, il Consiglio di Amministrazione, Elvi ha mantenuto uno stretto legame con Visano anche per la produzione. La «sorella» Mbt Elettromotori di Buttani con cui condivide uffici tecnici, ricerca e sviluppo continua con la produzione di motori elettrici: «Elvi e Mbt sono nate insieme – ha spiegato Guido Buttani che ha avuto l’onere e l’onore di piantare il primo seme delle due aziende – per poi diversificarci nella produzione delle gamme dimensionali; non siamo in competizione, anzi continuiamo a collaborare e soddisfare al meglio l’alta richiesta di mercato». In quest’ottica la ricerca punta costantemente ad aumentare la durata del motore e a diminuire i disturbi elettromagnetici, ovvero migliorare l’efficienza per diminuire i consumi. Migliore efficienza, qualità e capacità produttiva sono qui supportate da ingenti investimenti, 5 milioni nel 2017 su un fatturato di 32 milioni. «La loro forza – ha spiegato Buttani - è stata quella di aver sempre investito quello che guadagnavano così sono riusciti ad arrivare a questi livelli». Investimenti e grande impegno sono richiesti anche dalle certificazioni, europee, americane e canadesi, di cui dispone e che ne attestano il livello qualitativo della produzione che, per il 54%, tocca suolo estero. Non mancano quindi le motivazioni per festeggiare: sabato 20 maggio porte aperte ai collaboratori e alle loro famiglie e grande festa per i 40 anni dell’azienda che guarda sì all’estero, ma dove si respira ancora quell’aria familiare impregnata di meticolosità che ricorda le produzioni artigianali di una volta.


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