E’ scontro sulla gestione della Rocca
La consigliera regionale Pollini chiede che venga revocata la gestione al Comune di Manerba. Il sindaco: «Accuse infondate»
Niente più gestione al Comune di Manerba per la Riserva della Rocca: è questa la richiesta fatta nei giorni scorsi dalla consigliera regionale del Movimento Cinque Stelle Paola Pollini.
La consigliera Pollini
«In cinque anni di amministrazione, il Comune di Manerba, in qualità di ente gestore della Riserva naturale dellaRocca, non è stato in grado di nominare un comitato di gestione e tanto meno di produrre un Piano di gestione della riserva - ha spiegato Pollini - Cosa abbia fatto in questi anni non è dato sapere, visto che, incredibile ma vero, il monitoraggio e la verifica da parte di Regione è possibile solo se l'ente si è dotato di un Piano di gestione. Non sono però mancate pesanti criticità. Una su tutte la devastazione compiuta al laghetto conosciuto come "Bus del Paul" dove, in piena pandemia, le ruspe sono entrate per radere al suolo arbusti, piante e canneti».
Ricordiamo che ad aprile del 2021 le associazioni Gruppo d'Intervento Giuridico, La Roverella, LAC Brescia, Legambiente Brescia e Garda, LIPU Brescia e WWF Bergamo e Brescia avevano chiesto che Regione Lombardia prendesse atto della situazione e adottasse provvedimenti urgenti per «lo scempio nella zona umida “Büs de la Paül”».
«Recentemente siamo tornati a chiedere aggiornamenti sullo stato di approvazione del Piano e sorprendentemente abbiamo saputo che l'iter è bloccato, perché da maggio l'ente gestore non avrebbe trasmesso la documentazione integrativa richiesta dagli uffici regionali - ha concluso Pollini - Un’importantissima area naturale, unica e preziosa, abbandonata a sé stessa perché il Comune non trasmettere la documentazione necessaria?
Il nostro appello a Regione Lombardia è che sia tolta la gestione della Riserva al Comune di Manerba, per la noncuranza dimostrata in questi anni, e sia concessa ad altro soggetto quale ad esempio la Comunità Montana Parco Alto Garda Bresciano. Per il sindaco di Manerba una grana in meno e per tutta cittadinanza che ha a cuore la riserva un sospiro di sollievo».
Il sindaco Mattiotti
Non si è fatta attendere la replica del primo cittadino di Manerba Flaviano Mattiotti. Il sindaco ha spiegato che «dall'insediamento dell'attuale amministrazione, è stato profuso un costante impegno per aggiornare e migliorare il Piano di Gestione della Riserva, con particolare attenzione agli aspetti botanici e forestali». Il piano aggiornato è stato adottato a fine dicembre del 2021 e sono poi state effettuate delle modifiche sulla base di due osservazioni che sono state attentamente valutate.
«Contrariamente alle affermazioni che riferiscono di un presunto "iter burocratico bloccato", devo precisare che il percorso del Piano di Gestione è regolarmente in corso, e tutte le procedure stanno seguendo il loro normale svolgimento. Attualmente, il Piano di Gestione è in fase di valutazione da parte di Regione Lombardia, che ci ha richiesto alcune integrazioni nell'ambito di un confronto collaborativo finalizzato a portare in breve tempo il Piano di Gestione all'approvazione della Giunta».
Il sindaco ha poi elencato una serie di attività messe in atto in questi anni come la stipula di una convenzione con il gruppo Alpini Manerba e Cai per attività di prevenzione e salvaguardia del territorio della Riserva Naturale; attivazione di due protocolli d'intesa con la Guardia di Finanza per garantire il controllo del territorio e la sicurezza dei visitatori sia nella parte terrestre che nello spazio lacuale; approvazione di otto diversi atti amministrativi per interventi di manutenzione, valorizzazione e promozione della Riserva Naturale.
«Per quanto riguarda le gravi affermazioni circa presunte attività che avrebbero "devastato" porzioni del territorio della Riserva, tali parole sono del tutto ingiustificate e non corrispondono alla realtà dei fatti - ha concluso Mattiotti - Relativamente al riferimento alla denuncia nei confronti del sottoscritto citata dalla consigliera regionale, è opportuno sottolineare che la magistratura si è già pronunciata per ben due volte chiedendo l'archiviazione del caso. Nonostante ciò, la controparte continua strumentalmente a rilanciare accuse infondate, esattamente come fa Paola Pollini. Nonostante le critiche gratuite, la mia amministrazione comunale resta aperta al dialogo e all'ascolto».