calvisano

«Durante la guerra il nemico si vedeva, ora è invisibile, subdolo e imprevedibile»

La testimonianza della calvisanese Luisa Ravazzolo: «Avevo cinque anni, i bombardamenti avvenivano a tutte le ore»

«Durante la guerra il nemico si vedeva, ora è invisibile, subdolo e imprevedibile»

«Durante la guerra il nemico si vedeva, ora è invisibile, subdolo e imprevedibile». La testimonianza della calvisanese Luisa Ravazzolo che ha vissuto in famiglia gli anni della seconda guerra mondiale

La testimonianza

Stiamo vivendo un momento storico non di rado paragonato in queste settimane ai tempi della guerra. Lo stillicidio dei morti e la reclusione in casa ricordano le atrocità di quegli anni, se non fosse che ai nostri giorni non si muore di spari o bombardamenti, nelle nostre case siamo dotati di ogni comfort e la dispensa è per lo più piena. Ma il dolore, la tristezza, la disperazione quelle ci accomunano con chi le ha vissuto in passato. La pensa così anche la calvisanese Luisa Ravazzolo che ha vissuto in famiglia gli anni della seconda guerra mondiale. “Ero una bambina di cinque anni – ha spiegato la donna – I bombardamenti avvenivano di sorpresa, a tutte le ore e non sempre l’obiettivo veniva colpito”. L’articolo completo in edicola con MontichiariWeek, GardaWeek, ManerbioWeek e ChiariWeek o sull’edizione online.

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