Due pistole scacciacani fuori dall'ufficio del sindaco di Rovato
"Se mi succederà qualcosa in futuro allora si potrà collegare a questo avvertimento", ha commentato Tiziano Belotti

Ormai, ai bordi delle strade, si è abituati a trovare un po’ di tutto, tra cartacce, bottiglie e rifiuti di ogni tipo, al punto che quasi niente ci sorprende. Ma nella mattinata di martedì 18 febbraio a Rovato, come spesso accade, la realtà ha superato l’immaginazione. Perché sul marciapiede, accanto a un palo, erano state accuratamente posate, una accanto all’altra, due pistole scacciacani. Il tutto a una manciata di metri dall'ufficio dove il sindaco Tiziano Belotti esercita la libera professione di architetto.
Due pistole scacciacani fuori dall'ufficio del sindaco di Rovato
"Sono state trovate in via Padre Luigi Corsini, a dieci metri dal mio ufficio. Non so se erano un regalino per me, o per qualcun altro. Di certo erano state appoggiate con cura per qualcuno e non abbandonate in tutta fretta. È tutta mattina che sto pensando a qualche situazione che potrebbe avere provocato una simile circostanza nei miei confronti, ma non ne trovo nemmeno una.... Però se mi succederà qualcosa in futuro allora si potrà collegare a questo avvertimento"
Questo il commento a caldo del sindaco Tiziano Belotti. Ad avvistarle per primo non è stato lui, bensì il suo socio: un macabro ritrovamento subito segnalato ai carabinieri della stazione di Rovato. Il fatto che siano state tempestivamente rimosse non cancella l'apprensione. Tuttavia, va detto che non ci sono state minacce, biglietti o altro che possano far ricondurre la presenza delle pistole a un’intimidazione nei confronti del primo cittadino. L’unico elemento sospetto è il luogo dove sono state lasciate, a una manciata di metri dall’ufficio in cui esercita la libera professione di architetto. Ma si tratta di un quartiere residenziale piuttosto popolato, quindi se davvero si tratta di un avvertimento, potrebbe essere indirizzato a chiunque. Da garante della pubblica sicurezza, Belotti non è meno preoccupato dall’idea che la minaccia possa essere rivolta a qualche altro residente nella via. Meglio pensare allora che qualcuno le abbia incautamente dimenticate, o lasciate lì per liberarsene. Tutte le ipotesi, per ora, restano aperte.