Erbusco

Due ministri all'assemblea Coldiretti Brescia GALLERY

Tra le autorità intervenute all'azienda agricola Ca' del Bosco Renato Brunetta e Stefano Patuanelli.

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di Stefania Vezzoli

Sostenibilità, innovazione, eccellenza, velocità. Sono state queste alcune delle parole chiave dell'assemblea Coldiretti Brescia, ospitata nella mattinata di venerdì 9 luglio nella meravigliosa sede dell'azienda agricola Ca' del Bosco di Erbusco. All'evento era presente l'onorevole Stefano Patuanelli, ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, mentre si è collegato in videoconferenza l'onorevole Renato Brunetta, ministro per la Pubblica amministrazione. Accanto al padrone di casa Maurizio Zanella, presidente della Ca' del Bosco, sono inoltre intervenuti l'assessore regionale Fabio Rolfi, il presidente Coldiretti Ettore Prandini, Luigi Scordamaglia, consigliere Filiera Italia e Marco Odolini, presidente Italmark srl. Tra le tante presenze autorevoli in sala il presidente della Provincia Samuele Alghisi, diversi sindaci bresciani, esponenti delle Forze dell'ordine e il presidente del Consorzio Franciacorta Silvano Brescianini. A moderare l'incontro Giusi Legrenzi ed Enrico Galletti di Radio Rtl 102.5.

Due ministri all'assemblea Coldiretti Brescia

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Due ministri
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"Si riparte con i piedi per terra". Questo il titolo dell'assemblea di Coldiretti Brescia, che ha portato l'attenzione appunto sul tema della ripartenza dopo la pandemia, spaziando però tra diversi argomenti: i problemi infrastrutturali, la qualità del made in Italy, l'innovazione al servizio di un'agricoltura sostenibile, l'e-commerce e le risorse economiche. Il primo a prendere la parola è stato il sindaco di Erbusco Ilario Cavalleri, che ha dato il benvenuto e ha espresso l'orgoglio di rappresentare il territorio della Franciacorta. Il ministro Stefano Patuanelli, presente in sala sul palco dei relatori, ha evidenziato la peculiarità del sistema produttivo italiano, fatto da piccole, micro e medie imprese. "E' un valore che dobbiamo mantenere - ha precisato - Altrimento c'è il rischio dell'omologazione. Il settore che ha più bisogno di innovazione è quello agricolo. I fondi per fare innovazione ci sono: innovazione significa la capacità di produrre in modo sostenibile". Il ministro Brunetta, collegato in videoconferenza, ha invece portato l'attenzione sul tema economico, rimarcando che l'arrivo dei fondi europei è vincolato alle riforme. "Abbiamo un contratto con l'Europa, ci sono da fare circa 40 riforme in cinque anni con tempistiche definite - ha precisato - Mi sembra un bel meccanismo: le riforme diventano un motore". Brunetta ha definito una "congiuntura favolevole" il "modello Merkel" unito al Governo Draghi. "L'Italia gode di grande credibilità" ha aggiunto, sottolineando poi l'importanza di fare rete, proprio come Coldiretti e di affiancare all'impegno della politica quello "delle forze vive del Paese". Un altro punto imprescindibile è la velocità d'azione. "Non possiamo perdere tempo - ha spiegato il ministro Patuanelli - O lo facciamo oggi, o non ci sarà un'altra possibilità".

Innovazione al servizio della sostenibilità

L'assessore regionale Fabio Rolfi ha insistito molto sul ruolo dell'innovazione. "Io parto dal presupposto che l'agricoltura non inquina - ha dichiarato - L'agricoltura ha fatto passi da gigante nell'attenzione all'ambiente. E' necessario conciliare la sostenibilità ambientale con la sostenibilità economica e la chiave è l'innovazione". Scordamaglia ha invence evidenziato i buoni risultati dell'export nel settore agroalimentare nella prima metà del 2021. "Qui abbiamo un'ossessione maniacale alla qualità - ha spiegato - C'è però qualcuno che non è contento del nostro successo all'estero: è contro di noi chi vuole omologare la produzione alimentare e la dieta".  Odolini ha invece evidenziato che gli imprenditori hanno bisogno di certezze e di velocità. "Tutti noi che facciamo impresa siamo pronti a ricostruire questo Paese", ha sottolineato, aggiungendo poi che "la maggior parte della Gdo vive del territorio ed investe nel territorio".

Il nodo delle infrastrutture

Nell'assemblea sono emersi i punti di forza del made in Italy, ma anche qualche criticità. Sul binomio tra agroalimentare e infrastrutture, il presidente Ettore Prandini ha evidenziato alcune problematiche. "Se vogliamo competere dobbiamo fare viaggiare velocemente i prodotti - ha precisato - L'Italia è avvantaggiata sulla qualità dei prodotti, ma ad esempio la Spagna ha vinto sulla logistica. Durante il Covid abbiamo aumentato le esportazioni dell'1,7%, ma la Spagna le ha aumentate del 5%". Prandini ha evidenziato le fragilità del sistema portuale e del trasporto su rotaia. "Se non diamo il giusto guardagno agli imprenditori agricoli, non serviranno i fondi europei", ha aggiunto.

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