Due furti in soli tre mesi e sul territorio scarseggiano le risorse

Due furti in soli tre mesi per i residenti di via Vittorio Veneto nella frazione di Borgosotto. L’allarme è suonato un paio di settimane fa nella villetta di proprietà di P.Z. e G.M. che per fortuna si trovavano fuori per il weekend.

I ladri non hanno avuto molto tempo per rovistare stra cassetti e armadi infatti come hanno poi raccontato i proprietari non hanno portato via nulla. «Anche perché in casa non abbiamo nulla - ha dichiarato G.M. - Hanno sfondato la vetrata che dà sul lato esposto della casa, quello che guarda su un campo. Sono entrati l’allarme è suonato e loro sono scappati non hanno avuto molto tempo. Noi eravamo fuori per il fine settimana, ma come si può immaginare, avvertiti della cosa non ce la siamo passata poi così bene». Non è la prima volta che la coppia finisce nel mirino dei malviventi.

«E’ successo a novembre - ha continuato G. M. - la modalità anche in questo caso fu la stessa, sfondarono la vetrata per introdursi in casa, ma sorpresi furono costretti a scappare inseguiti per un breve tratto dal mio compagno. Da allora, memori dell’esperienza, abbiamo voluto migliorare il nostro sistema di sicurezza, ma non è servito a molto».

Vetrata antisfondamento, allarme domestico non sono bastati come deterrente, cosa dovrebbero fare, dunque i residenti di Borgosotto per scongiurare questi continui attacchi? «Quando abbiamo denunciato il secondo furto ai carabinieri abbiamo detto loro che è fondamentale che vi sia più controllo del territorio - ha commentato G.M. - Gli stessi militari sono consapevoli della situazione, ma sono davvero pochissimi per riuscire a coprire un territorio grande come quello monteclarense. Noi ci rendiamo conto della scarsità di risorse, ma al contempo sappiamo che avere una pattuglia che gira nella nostra frazione serve ad allontanare i malintenzionati. Abbiamo bisogno di sentirci più sicuri e nulla più».

La situazione ormai è nota da tempo, i carabinieri della locale stazione ovvio che non hanno il dono dell’ubiquità e non possono essere in più posti contemporaneamente e poi sono davvero in pochi. Cercano di fare quanto possono, questo lo sanno tutti, ma forse si dovrebbe fare di più aiutando in primis ad incrementare le risorse sul territorio.