Due chiacchiere con Costante, da 32 anni bibliotecario

Due chiacchiere con Costante, da 32 anni bibliotecario
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Costante Zaninelli è il bibliotecario di Bedizzole, un ruolo che riveste da trentadue anni e che l’ha reso un punto di riferimento per i bedizzolesi. La biblioteca comunale è stata istituita nel 1972 ed è parte integrante della Rete Bibliotecaria Bresciana e Cremonese e dell'organizzazione bibliotecaria regionale.

Quest’ultimo è un dettaglio molto importante spiega Costante «Questa strutturazione della rete bibliotecaria ha accompagnato l’automazione del servizio fin dalle prime fasi sperimentali, alla fine degli anni ottanta. Già allora la Provincia sperimentava nel campo della tecnologia con i primi software.

L’unificazione dei cataloghi e la ristrutturazione in rete ha fatto sì che tutte le istituzioni bibliotecarie bresciane (più di duecento) lavorassero come un’unica grande biblioteca suddivisa sul territorio». Costante ha avuto modo di vedere gran parte dei cambiamenti che hanno riguardato la biblioteca che prima si collocava dove attualmente c’è la Polizia locale, poi si è spostata alla Casa di Soggiorno, successivamente, da luglio del 1987 ha sostato in via Monte Grappa, fino ad arrivare nel 2008 in Via Alcide De Gasperi. «Non era un lavoro a cui miravo inizialmente» si racconta Costante «ho iniziato a fare il bibliotecario quando studiavo medicina, poi per motivi personali ho interrotto gli studi e mi sono concentrato sul lavoro. Ho deciso di fare questa scelta perché sentivo delle  affinità con l’ambiente, il contesto e gli oggetti della biblioteca. Ho studiato in forma di autodidatta e ho partecipato ad alcuni concorsi, il terzo a cui ho partecipato l’ho vinto e nel settembre del 1985 sono entrato in servizio. Mi sono appassionato a questo mestiere e ho continuato a prepararmi con studi personali e partecipando a corsi messi a disposizione dalla Provincia e dalla Regione. Quello bibliotecario è  un mondo in continua trasformazione, la biblioteca ha come primo obiettivo l’informazione, quindi bisogna tenersi sempre aggiornati».

Riguardo al futuro tante sono le idee per migliorare ancora il servizio bibliotecario «Nonostante lo stereotipo la biblioteca è una realtà molto dinamica. Trasformazioni e revisioni sono un susseguirsi, bisogna dunque puntare su personale qualificato per continuare ogni giorno a migliorare l’ambiente. Mi piacerebbe che questo luogo sia maggiormente fruibile nel tempo libero tramite corsi, laboratori e incontri. Quest’offerta già c’è, ci piacerebbe arricchirla attraverso un coinvolgimento più ampio dell’associazionismo locale che potrebbe trovare qui un punto di riferimento per una promozione culturale più ampia».


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