Capriolo

Con la dottoressa Francesca Guerini di Medical Plan parliamo di patologie della tiroide

Quali sono, come riconoscerle e come curarle per evitare che degenerino

Con la dottoressa Francesca Guerini di Medical Plan parliamo di patologie della tiroide
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La dottoressa Francesca Guerini collabora con il Poliambulatorio Medical Plan come Chirurgo Generale. Per via della sua specializzazione può essere coinvolta anche nella diagnosi e cura delle patologie della tiroide. Giovane, ma già con una lunga esperienza alle spalle, forte di una solida preparazione accademica e di continui aggiornamenti, si mette volentieri a disposizione per rispondere alle nostre domande.

Dottoressa Guerini cosa si intende per patologie della tiroide?

"S’intendono tutte le lesioni che determinano un alterato funzionamento della nostra più importante ghiandola endocrina, o la formazione di noduli. Il Chirurgo Generale rappresenta un indispensabile supporto al paziente con patologie della tiroide in diversi casi".

Può spiegare perché?

"Certamente. Il ruolo del Chirurgo Generale è fondamentale in presenza di un aumento volumetrico della tiroide, più comunemente noto come “gozzo”. Inoltre, interviene anche in valutazione di un iperfunzionamento della tiroide (ipertiroidismo), quando la terapia prescritta dall’endocrinologo non è più sufficiente. Infine, il suo contributo è fondamentale anche in presenza di tumori maligni. Il carcinoma della tiroide è la neoplasia più frequente del sistema endocrino e rappresenta il 3,8 % di tutti i tumori".

Quando sospettare una patologia della tiroide?

"Si cominciano a nutrire dubbi quando si riscontra un incremento volumetrico della tiroide. Primi segni possono essere la presenza di un rigonfiamento nella parte anteriore della gola. Anche la raucedine (per la contiguità della tiroide con le corde vocali), la dispnea (difficoltà a respirare) o la disfagia (difficoltà a deglutire) possono destare sospetti. In caso di tiroide iperfunzionante i sintomi sono quelli dell’ipertiroidismo. In particolare irritabilità e disturbi del sonno, aumento dell’appetito e calo di peso, intolleranza al caldo e sudorazione intensa, irregolarità mestruali. Il riscontro di noduli atipici, invece, è spesso incidentale durante un’ecografia, una TAC o una RNM eseguite per altra ragione".

Dottoressa Francesca Guerini

Come si arriva alla diagnosi?

"Occorrono una visita, un esame del sangue, un’ecografia del collo. Solo talora può essere necessaria l’esecuzione di un agoaspirato, ossia il prelievo di cellule da un nodulo sospetto. Questi esami sono sufficienti per diagnosticare la maggior parte delle patologie tiroidee".

Quando si ricorre all’intervento chirurgico?

"L’indicazione al trattamento dev’essere concordata con il collega endocrinologo, soprattutto nei casi in cui il problema sia funzionale o vi sia il sospetto di un nodulo atipico. L’asportazione della tiroide può essere parziale (emitiroidectomia o lobectomia) o totale (tiroidectomia totale). In alcuni casi è necessario completare l’intervento con l’asportazione dei linfonodi del collo. Perché tutto possa svolgersi correttamente è necessaria un’equipe specialistica. Nella maggior parte delle lesioni la chirurgia è risolutiva, ma esistono pazienti che necessitano di un trattamento con radioiodio o chemioterapico. L’intervento è sempre condotto in anestesia generale attraverso una piccola incisione inferiore ai 3 cm. Si tratta di una tecnica mininvasiva, talora con l’ausilio di un’ottica magnificatrice".

Ci può presentare le moderne tecniche chirurgiche relativamente alla tiroide?

"Esistono tecniche avanguardiste di tiroidectomia che prevedono l’incisione in ascella (e la creazione di un tunnel che arrivi sino al collo) o sulle gengive (tecnica transorale). Il successivo decorso è ben tollerato. Il paziente può alimentarsi a 6-8 ore dall’intervento e la degenza in ospedale prevede una notte di ricovero. Dopo circa 7 giorni il paziente è rivalutato in ambulatorio per verificare il buon esito dell’intervento. Solamente nei casi di tiroidectomia totale è necessario assumere per tutta la vita un farmaco. Questo farmaco è la levotiroxina, che altro non è che l’ormone stesso prodotto dalla tiroide".

Dottoressa Guerini, può darci qualche consiglio per mantenere sana la nostra tiroide? Ci spiega come capire se sia necessario andare dal medico? 

"Occorre seguire un regime di vita “sano”. La dieta deve essere varia e l’attività fisica regolare. Giusto rivolgersi al proprio curante o allo specialista di fiducia qualora si notasse la comparsa di un’alterazione stabile del timbro della voce. Rivolgersi al medico anche in caso di tumefazioni al collo, o di fastidio durante la deglutizione. Anche nei casi in cui vi siano situazioni di neoplasia della tiroide (o di altri tumori soprattutto in giovane età) all’interno di uno o più membri della propria famiglia, o in cui, per altre patologie, si sia stati sottoposti ad irradiazione del collo, è raccomandabile eseguire un’ecografia del collo, ad escludere la presenza di noduli ed a valutare l’opportunità di un approfondimento diagnostico".

Per informazioni e visite, la dottoressa Guerini è a disposizione dei pazienti presso il Poliambulatorio Medical Plan di Capriolo al Conad Superstore di Via Sarnico, 37b – primo piano.

Tel. 030 0948 545 - info@medical-plan.it

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