Dopo l'incendio il raid animalista: devastato il quagliodromo. L'assessore regionale: "Fenomeno terroristico"
L'azione firmata dal gruppo animalista "Alf". Pesantissimo il commento dell'assessore regionale Barbara Mazzali: "Fenomeno terroristico". Ieri un incendio doloso ha distrutto un capanno sul Monte Orfano
Sono entrati nel quagliodromo di Capriolo e hanno devastato pressoché tutto quello che hanno trovato. Poi, prima di andarsene, hanno posto sul raid la loro firma: "Alf", insieme ad altre scritte tracciate sui muri, con una vernice spray rossa. "Cacciatori infami", "Bastardi assassini". E persino una beffa: "Mi sono divertito un botto". È il riassunto del grave episodio di vandalismo avvenuto nella notte scorsa a Capriolo, ai danni del quagliodromo.
Animalisti contro i cacciatori: distrutto il quagliodromo di Capriolo
L'attacco è avvenuto questa notte, ma i cacciatori si sono accorti solo nel corso della giornata di oggi. Non è escluso, ma gli inquirenti stanno indagando, che l'episodio sia collegato all'incendio divampato ieri sulla cima del Monte Orfano, che ha distrutto un capanno da caccia. Anche quello, probabilmente, è infatti di matrice dolosa.
Sulla vicenda è intervenuta nel pomeriggio di oggi anche l'assessore regionale Barbara Mazzali. Il suo assessorato si occupa di Turismo, Marketing territoriale e Moda, ma in passato ha collaborato molto con il mondo della caccia e con i suoi rappresentanti. Oggi non ha mancato di sollecitare un pronto intervento anche giudiziario contro quello che ritiene essere, senza mezzi termini, un fenomeno "terroristico".
L'assessore Mazzali: "Problema gravissimo, è un fenomeno terroristico"
"Episodi di questo genere sono anni che si ripetono - ha commentato l'assessore - Devastazione di proprietà private e la solita firma dell’ALF. Il problema è gravissimo; ma la domanda vera è perché difronte al ripetuto danneggiamento e distruzione di proprietà private, di attività legali, di luoghi che hanno un ruolo sociale d’aggregazione non si sono ancora individuati i colpevoli? Perché Polizia, Carabinieri e Magistratura inquirente non hanno ancora prestato la giusta attenzione al fenomeno, che si potrebbe pacificamente definire, terroristico? Perché le autorità non si sono rese conto che quello che sta succedendo da anni sul territorio lombardo non è un semplice problema di danneggiamento ma una questione di ordine pubblico e di pericolo sociale?"
In conclusione, l'assessore ha annunciato un nuovo esposto (oltre a quello già presentato oggi) per "sollecitare le polizie giudiziarie affinché prendano coscienza che i fatti devono essere oggetto d’indagine nel loro complesso e non nel singolo episodio".
"Un sottile filo rosso"
Che non si tratti di un episodio isolato, spiega ancora Mazzali, è "evidente". "C’è un sottile filo rosso che collega i fatti e tutti i danneggiamenti. Solleciterò anche il Ministro dell’Interno e della Giustizia affinché vengano individuate eventuali responsabilità di chi non ha fatto ciò che si doveva fare per una società migliore" conclude l'assessore.