Giunti alla terza generazione dell'attività di famiglia, i fratelli Legati: Beppe e Adele, sono stati salutati con gli applausi della gente
Dopo 80 anni chiude la storica bottega «Da Rosina»
Nell’era del «click» c’è stata una piccola bottega che ha resistito per generazioni e generazioni all’innovazione. Nell’era dei centri commerciali affollati e caotici nella piena tranquillità del Borgo, ha visto lo scorrere delle stagioni, ha visto i bimbi e le bimbe correre nei cortili delle case così perfettamente «affiatate» tra loro.
La piccola bottega ha visto quegli stessi bambini e bambine passare dal muovere i primi passi nel giardinetto nei pressi della Madonna della Consolata all’angolo tra via Ponticella e via San Carlo, alla bici con le rotelline, ai motorini, alle auto.
I Legati hanno visto quei bambini, a cui preparavano la merenda, diventare adulti e mettere su famiglia, alcuni rimasti a vivere da Borgagiari e altri trasferitesi altrove.
La storia: da Rosina ad Alimentari Legati
Quell’attività storica all’anagrafe fiscale nota come «Alimentari Legati», ma conosciuta come «da Rosina» dalla gente del posto, ha sapientemente osservato e servito intere famiglie. Lo ha fatto fino allo scorso 31 dicembre quando Beppe e sua sorella Adele hanno deciso di chiudere definitivamente i battenti e sentire per un’ultima volta il «click» tipico della mandata della chiave di quella porta anonima, mai sovrastata da insegne, ma sempre presente e a disposizione.
Pochi fronzoli all’esterno, umanità, gentilezza e cortesia all’interno. Scaffalature e attrezzature per il mestiere ridotte all’essenziale, nulla di superfluo, ma ogni cosa si cercasse da Rosina la si è sempre trovata.
E quando ci si dimenticava di comprare qualcosa e il negozio era già chiuso? Beh, ogni Borgagiaro almeno una volta ha bussato a quella porta al civico 42 di via San Carlo e ha trovato disponibilità e un sorriso, oltre al prodotto di cui necessitava. Così come le consegne a casa in bicicletta ai clienti che avevano difficoltà a muoversi, una sorta di anticipatori del servizio “rider” per i prodotti a domicilio.
Oltre ottant’anni di storia poiché ad aprirlo fu proprio la nonna degli attuali gestori (Rosina da cui preso lo storico nome) passò poi alla loro mamma Bruna, sino ai due fratelli. Quando la notizia della chiusura dell’attività si è diffusa in Borgo, e in paese, c’è stato parecchio stupore, quasi fosse un qualcosa di assodato la perenne esistenza dell’Alimentari Legati. Quando la gente ha iniziato a rendersi conto della decisione presa dai fratelli negozianti è stato un continuo passaparola unito a malinconia e voglia di rendere grazie a loro e a quel servizio che difficilmente troverà eguali, soprattutto di questi tempi.
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Il saluto della gente del posto
Così un ulteriore «click» in questa storia è scattato ed è arrivato da uno di quei ragazzi del Borgo, quelli orgogliosi delle proprie origini, che la storia della bottega di Rosina l’ha sempre sentita un po’ sua: Stefano Magri, noto per il suo impegno della comunità e perché da ormai oltre due decenni con altri amici, tra loro Yuri, Simone e Diego, allestisce il presepe del Borgo, proprio di fronte ai Legati. Quel click è stata in realtà una bellissima idea: consegnare una targa di riconoscenza a Beppe
e Adele. Così ha proposto l’idea all’intero gruppo degli allestitori che prontamente hanno accettato con entusiasmo, poi in gran segreto è stata intercettata la moglie dello stesso Beppe e la figlia della stessa Adele che sono diventate loro complici, e via via una catena di messaggi passati da smartphone in smartphone e di voce in voce tra la gente del posto.
In queste comunicazioni erano contenute data e ora, mentre i due commercianti erano all’oscuro di tutto. Alla vigilia di Natale lo stesso Stefano dopo aver adunato tutti i partecipanti al presepe, è entrato in negozio e ha invitato fuori i due fratelli per un brindisi. Beppe e Adele una volta usciti hanno trovato una folla di persone che li ha accolti e applauditi e, attraverso una targa, sono stati ringraziati per quello che hanno fatto per la comunità.
Quello che questa storia dovrebbe trasmettere a ciascuno di noi è che un “click” online, per quanto comodo, immediato e salva tempo possa essere, non potrà mai sostituire l’investimento di tempo, sia per qualità di prodotti che per qualità del rapporto umano, che gente come Beppe e Adele, così come i loro predecessori, hanno saputo offrire ogni ora di ogni singolo giorno di ogni singolo anno, sino a pochi giorni fa. L’augurio è che possano trovare persone gentili, disponibili, come loro sono sempre stati: buon anno nuovo e buona vita fratelli Legati.