Dopo 40 anni chiude lo storico scarpolino
Era l'ultimo calzolaio rimasto Quinzano d'Oglio

Sono passati quarant’anni e lo storico scarpolino di Quinzano ha chiuso i battenti per sempre.
Una vita trascorsa ad aggiustare scarpe
Giuliano Sanzeni, originario di Verolavecchia, qui ha trascorso una vita.
"Ho sempre lavorato nel mondo delle calzature, ho fatto la scuola apposta, poi mi sono messo in proprio, con alcuni soci abbiamo aperto una fabbrichetta l’Amsa - ha raccontato - poi ho deciso di aprire il mio laboratorio".
Un laboratorio che è diventato la sua seconda casa, qui passava tutte le giornate chino sulle sue riparazioni: scarpe da uomo , da donna, borse, cinture, qualsiasi articolo in pelle.
"Lo domenica era un problema: non sapevo come far venire la sera, non vedevo l’ora di tornare al lavoro il lunedì mattina",
ha confessato Sanzeni che con semplicità ha ammesso la grande passione che lo ha mosso in tutti questi anni.
"Mi piace tanto chiaccherare con i clienti, il contatto con il pubblico - ha confessato - in tanti anni mi conoscono tutti: vengono qui per farsi aggiustare le scarpe o per fare due parole".
Perché lo scarpolino è diventato un punto di riferimento in paese, nel negozio di Sanzeni si andava per trascorrere un po’ il tempo tra amici, fare due battute, mentre lo scarpolino aggiustava le scarpe.
"Le persone sono molto socievoli, è stato bello lavorare qui e poi nessuno si è mai lamentato del mio lavoro",
ha dichiarato con soddisfazione.
Da un paio di settimane nel negozio di via Pianeri campeggia un foglio con la scritta "chiuso", qualcuno sospirerà, qualcuno scuoterà la testa, perché non solo l’affabilità di Sanzeni lo aveva fatto amare da tutti, ma lui era l’ultimo scarpolino, un mestiere che sta scomparendo, di più, un’arte che sta scomparendo.
"Ho aspettato e sperato tanto che qualcuno venisse qui per rilevare l’attività - ha confessato con dispiacere - ero disposto anche ad insegnare il mestiere per qualche mese, ma nessuno si è presentato".
Nessuno si è fatto avanti, nessuno aprirà nuovamente l’attività di calzolaio, un mestiere ormai destinato a scomparire. Tanto che Sanzeni in passato era stato anche intervistato da alcune studentesse di un istituto professionale proprio sul suo lavoro. Lavoro che ha sempre fatto a testa bassa con grande passione: «Il lavoro manuale mi piace molto, per un periodo ho fatto anche scarpe su misura, ma poi ho abbandonato perché non era redditizio». Così a malincuore Sanzeni ha chiuso la sua bottega, tanto cara a lui e all’intero paese. Quinzano non ha più il suo scarpolino, ma solo il ricordo delle piacevoli ore trascorse nel negozio di Sanzeni e delle scarpe perfettamente sistemate grazie alla sua arte.