Doping via social, smantellato traffico di farmaci illeciti

Un giro d'affari per oltre 500mila euro annui.

Doping via social, smantellato traffico di farmaci illeciti

Doping via social, smantellato traffico di farmaci illeciti. Importavano le sostanze dopanti da Bulgaria e Polonia per poi distribuirle in tutta Italia. Coinvolta anche la provincia di Brescia.

Doping via social, smantellato traffico di farmaci illeciti

Una rete composta da decine di persone ritenute, a vario titolo, responsabili di ricettazione, utilizzo o somministrazione di farmaci o di altre sostanze al fine di alterare le prestazioni agonistiche degli atleti, nonché di importazione illegale e vendita di medicinali al pubblico a distanza, mediante i servizi della società dell’informazione senza autorizzazione. Gestivano traffici in 29 province diverse per un totale di oltre mezzo milione di euro all’anno.

Anche a Brescia ci sono indagati della vasta operazione condotta dai carabinieri del Comando Provinciale di Ascoli Piceno e del Nas di Ancona, coordinata dalla Procura della Repubblica di Ascoli Piceno, che coinvolge 14 regioni italiane in un traffico internazionale di sostanze dopanti.

L’indagine prende il via nel 2018

L’indagine ha avuto inizio nel 2018 nelle Marche e si è presto allargata a tutta Italia, compresa la provincia di Brescia, consentendo di individuare decine di persone, tra cui atleti e frequentatori di palestre, legate alla compravendita di sostanze illegali importate da paesi dell’est Europa. I militari hanno ricostruito l’organizzazione dell’attività illegale, basata in alcuni casi anche sull’utilizzo di ricette mediche falsificate impiegate per procurare ingenti quantitativi di farmaci e poi immetterli sul mercato tramite i social network.

I carabineri, attraverso oltre 50 perquisizioni, hanno posto sotto sequestro migliaia di confezioni di medicinali, tra i quali nandrolone, testosterone, ormone della crescita e steroidi anabolizzanti. Sono stati ricostruiti i ruoli e le funzioni degli indagati impegnati, con una struttura reticolare, a proporre tramite vari social in tutto il territorio nazionale, sia a consumatori che a rivenditori al dettaglio, ingenti quantitativi di farmaci a effetto dopante. Un giro d’affari stimato in oltre 500mila euro annui.

I territori coinvolti

Le perquisizioni disposte dalla Procura di Ascoli Piceno hanno coinvolto le province di Ascoli Piceno, Bari, Barletta-Andria-Trani , Brescia, Cagliari, Cremona, Ferrara, Foggia, Latina, Lodi, Lucca, Massa Carrara, Messina, Milano, Padova, Parma, Perugia, Pesaro-Urbino, Reggio Calabria, Roma, Savona, Siracusa, Taranto, Terni, Torino, Trapani, Treviso, Trieste, Varese e Viterbo.

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