Divise della Protezione civile in vendita tra la merce usata al mercato: sequestrate dalla Locale

Una volontaria le ha notate e ha allertato il Ccv, che a sua volta ha avvisato gli agenti: nelle mani sbagliate, avrebbero potuto essere usate per truffe o altri illeciti

Divise della Protezione civile in vendita tra la merce usata al mercato: sequestrate dalla Locale
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di Emma Crescenti

Due al prezzo di una, tre a quello di due: le grandi offerte, ma dipende sempre per chi. Perché se le divise della Protezione civile sequestrate mercoledì dalla Polizia locale da una bancarella del mercato di Palazzolo fossero cadute nelle mani sbagliate sarebbero potute diventare il mezzo perfetto per perpetrare truffe ed altri illeciti.

Divise della Protezione civile in vendita al mercato: sequestrate dalla Locale

Come siano finite lì, sistemate con svogliata noncuranza in mezzo a una pila disordinata di giacche, pantaloni e altro abbigliamento antinfortunistico, sotto la scritta nera che su un cartone sentenziava «merce usata», non è ancora chiaro. Sta di fatto che le inconfondibili divise catarifrangenti con tanto di logo personalizzato della Protezione civile sono saltate all’occhio di una cittadina, volontaria tra le file di un gruppo attivo in un paese limitrofo, che si era recata al mercato per fare spesa: la donna ha subito allertato i referenti del CCV (Comitato di Coordinamento del Volontariato) di Brescia per segnalare la faccenda.
Poco dopo a squillare è stato il telefono degli agenti della Polizia locale, allertati dal segretario del Comitato Maria Paola Gatti che giunti sul posto hanno sequestrato la merce messa illecitamente in vendita e avviato gli accertamenti del caso per capire come le divise, appartenenti al gruppo di Protezione civile di Concesio e a una realtà collega della Valle Camonica, siano arrivate su quella bancarella e se l’ambulante ne avesse vendute altre.

Non sembra si sia trattato di un furto. E’ più probabile che, a causa di una disattenzione, invece di essere smaltite come da manuale, le divise non più utilizzabili siano finite nello stock di qualche fornitore all’ingrosso e acquistate a poco prezzo dall’ambulante che le ha rimesse in vendita sulla propria bancarella. Fortunatamente sono state sequestrate dagli agenti prima di finire nelle mani sbagliate. Dal finto carabiniere al poliziotto, dal tecnico del gas al sedicente avvocato (e all’elenco si sarebbe potuto aggiungere anche il falso volontario di Prociv) di malviventi che sfruttano il potere della divisa per far breccia nella fiducia dei più fragili se n’è parlato, purtroppo, troppe volte.

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