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Divieto di vendita d'asporto di bevande alcoliche: firmata l'ordinanza

Da sabato 22 aprile e fino al 23 luglio 2023

Divieto di vendita d'asporto di bevande alcoliche: firmata l'ordinanza
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Divieto di vendita d'asporto di bevande alcoliche: firmata l'ordinanza.

 

Divieto di vendita d'asporto di bevande alcoliche: le zone interessate

La vicesindaco di Brescia facente funzione del sindaco Laura Castelletti ha firmato un’ordinanza che vieta la vendita per asporto di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione e contenute in qualsiasi recipiente, valida a partire dal 22 aprile (e fino al 23 luglio 2023) tutti i giorni dalle 14.30 alle 6 del giorno successivo, nelle seguenti vie: Fratelli Ugoni (nel tratto compreso tra via Cassala e piazzale Repubblica), Folonari, piazzale Repubblica, Corsica (nel tratto compreso tra piazzale Repubblica e via Sostegno), viale Stazione, vicolo Stazione, Togni (nel tratto compreso tra viale Stazione e via Folonari), XX Settembre (nel tratto compreso tra piazzale Repubblica e via Saffi), Foppa, Romanino, Solferino (nel tratto compreso tra viale Stazione e via Saffi), Lattanzio Gambara (nel tratto compreso tra viale Stazione e via Saffi), Sostegno (nel tratto compreso tra via Corsica e il cavalcavia Kennedy), Privata De Vitalis (nel tratto compreso tra via Sostegno e via Sardegna) e, in zona Carmine, in Rua Sovera e in via Capriolo (nel tratto compreso tra il civico 12/A e via San Faustino).

Eccessivo consumo e disturbo della quiete pubblica

Il divieto riguarda esercizi commerciali, circoli privati, laboratori artigianali, esercizi di somministrazione di alimenti e bevande in genere, nonché i distributori automatici ma esclude le attività commerciali presenti all’interno della stazione ferroviaria, per garantire il servizio ristoro ai viaggiatori. La decisione è stata presa dopo che nelle zone indicate è stato evidenziato un eccessivo consumo di bevande alcoliche da parte di persone che indugiano negli spazi pubblici con la ovvia conseguenza del manifestarsi di schiamazzi, tali da turbare la quiete pubblica, e di comportamenti che ledono la civile convivenza. Le violazioni saranno punite ai sensi dell’art. 650 del codice penale, il controllo è demandato agli organi di Polizia Statali e alla Polizia Locale.

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