Il Caso

Capriano del Colle, vietato consumare cibi e bevande nel luoghi pubblici

L'Amministrazione ha adottato un'ordinanza con l'obiettivo di migliorare la vivibilità e decoro urbano del territorio

Capriano del Colle, vietato consumare cibi e bevande nel luoghi pubblici
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A Capriano del Colle scatta l’ordinanza contro il consumo di alimenti e bevande nei luoghi pubblici: una scelta adottata dall'amministrazione per migliorare la vivibilità del territorio e il mantenimento del decoro urbano. 

Divieto di consumo di alimenti e bevande nei luoghi pubblici

L’ordinanzata, datat 7 agosto e attualmente in vigore, è stata divulgata tramite i canali istituzionali e social per raggiungere tutte le persone residenti e non in territorio caprianese. L’obiettivo degli amministratori è quello di assicurare la sicurezza e il decoro del paese, prevedendo quei comportamenti che incidono sulla qualità della vita e garantire a tutti i cittadini una serena e civile convivenza provvedendo, al contempo, a rimuovere le cause che impediscono la fruizione degli spazi pubblici e operando al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l'incolumità pubblica e la sicurezza urbana.

"In quessti anni, dato l’intensificarsi del fenomeno di maleducazione e comportamenti lesivi alla quiete pubblica, al decoro urbano e alla salute del cittadino, soprattutto negli ultimi mesi, si è cercato di educare i ragazzi al rispetto di luoghi e persone nelle aree oggetto dell’ordinanza in questione - ha spiegato il sindaco Stefano Sala - Sopralluoghi e raccomandazioni da parte dei membri della Giunta e da parte mia, controlli da parte della Polizia Locale e delle Forze dell’Ordine e simili approcci non coercitivi si sono purtroppo rivelati inefficaci. Benché alcuni giovani si siano dimostrati collaborativi, altri, anche provenienti da fuori paese, hanno preferito che si arrivasse a provvedimenti più repressivi e punitivi ed eccoli accontentati. L’ordinanza dallo scorso 7 agosto vieta il consumo di alimenti e di bevande alcoliche e analcoliche di qualsiasi genere e in qualsiasi contenitore. Comunque, ovunque e sempre, l'abbandono sul suolo di bicchieri, bottiglie, lattine, tetra pack, carte, cartoni, contenitori e oggetti in genere. Comportamenti lesivi della quiete pubblica e del pubblico decoro".

Il dialogo preventivo non era bastato

Un contrasto duro al fenomeno che l’amministrazione aveva cercato preventivamente di combattere con il dialogo e il confronto ma non è bastato. Nell’ordinanza sono anche stati indicati i luoghi in cui i divieti hanno effetto. "Questi divieti, fino ad eventuale revoca sindacale, rimarranno in vigore in piazza Mazzini,  via Garibaldi, via Mella, via Morari, via dello Stadio, via Santa Maria Crocifissa di Rosa, via Parrocchia, via Marina, via IV Novembre, via Madonna della Neve, via Pascoli, aree industriali, in via Dante Alighieri, via Chiesa, in tutti i parchi pubblici e le aree limitrofe a chiese e a cimiteri - ha sottolineato il primo cittadino - Per la prima settimana di entrata in vigore del divieto sono stati esposti cartelli informativi che sono stati poi rimossi ma l’ordinanza rimane valida a tutti gli effetti".

Non solo decoro bensì anche tranquillità, ogni trasgressione ai divieti prevede una sanzione amministrativa "Grida, schiamazzi, abbandono e getto di lattine, bicchieri di plastica, bottiglie di vetro, cartoni per pizza e involucri alimentari in genere, consumo smodato di alcolici e bevande zuccherine con degrado della  pavimentazione ed espletamento di bisogni fisiologici in loco e altri atteggiamenti lesivi del pubblico decoro e della quiete pubblica hanno richiesto un provvedimento indifferibile ed urgente, anche nel rispetto del luogo di culto. Si informa che la violazione della presente ordinanza è punita con la sanzione amministrativa pecuniaria da un minimo di 25 euro a un massimo di 500 euro. In caso di violazione accertata a carico di minori risponderanno direttamente i soggetti esercitanti la patria potestà o, eventualmente, il soggetto a cui è legalmente affidato il minore, responsabili per “culpa in vigilando”. La Polizia Locale e le altre Forze dell’Ordine sono incaricate di far osservare e rispettare la presente Ordinanza Sindacale. Si ricorda infine che le aree sono  soggette a videosorveglianza" ha concluso il sindaco Sala.

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