il caso

Disabilità: si va al Tar contro i tagli di Regione Lombardia

Continua la lotta contro la «ghigliottina» all’assistenza indiretta B1 e B2. E il 16 aprile si torna anche in piazza a Milano

Disabilità: si va al Tar contro i tagli di Regione Lombardia
Pubblicato:

L’intenzione è quella di bussare alle porte del Tar. La mano è quella delle famiglie dei disabili gravi e gravissimi, il casus belli i tagli ai fondi per l’assistenza indiretta deliberati da Regione Lombardia, effettivi da giugno, che da settimane hanno acceso le voci di genitori caregiver e associazioni, ora confluite in un unico eco.

Disabilità: si va al Tar contro i tagli di Regione Lombardia

«Abbiamo già dato mandato a un legale (l’avvocato Laura Andrao, specializzata in diritto della disabilità ndr) per analizzare le due delibere di Regione Lombardia e il piano nazionale da cui sono scaturite», ha commentato Fortunato Nicoletti, referente del neonato Comitato Caregiver Famigliari B1 e B2 affondate, in cui sono confluite le associazioni lombarde (tra cui Pastello Bianco di Cologne) e vicepresidente di «Nessuno è escluso», realtà che opera tra Milano, Bergamo e anche Reggio Emilia. Delibere (la prima di dicembre; la seconda, quella revisionata, di marzo) che avevano ridotto il contributo già irrisorio erogato direttamente a disabilità e caregiver famigliari per coprire i costi dell’assistenza sociosanitaria domiciliare e ambulatoriale per potenziare i servizi della pubblica sanità.

Un’equazione che chi quotidianamente si occupa di un famigliare B1 o B2, lottando tra liste d’attesa e integrando di tasca propria, ha il sapore di un’utopia irrealizzabile, almeno non nel giro di pochi mesi. Il piccolo passo indietro di palazzo Lombardia, che aveva sì ridotto i tagli all’assistenza indiretta (non annullato però) andando ad attingere al fondo per i caregiver, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

«Dai documenti emergono già degli elementi discriminanti, come il blocco di accesso alla misura e la formazione di liste di attesa - ha continuato Nicoletti, che nei giorni scorsi assieme al Comitato si è confrontato con Andrao - Chiederemo la sospensiva per bloccare l’entrata in vigore dei tagli a giugno e faremo di tutto per evitare questo scempio».

Il 16 aprile si torna a protestare

Intanto, le oltre 100 associazioni che a fine marzo avevano protestato sotto le finestre di Regione Lombardia il 16 aprile manifesteranno in piazza Duca d’Aosta, in occasione della manifestazione promossa da LEDHA e FAND, che si sono schierate assieme alle famiglie che lottano per proteggere il loro futuro. Alle richieste avanzate nei mesi scorsi se n’è aggiunta però un’altra «che per noi non è negoziabile», hanno chiarito dal Comitato.

«La certezza di un intervento strutturale che dia garanzie alle famiglie di non ritornare in una situazione simile negli anni successivi al 2024 - hanno continuato - Infatti, così come le condizioni che richiedono il supporto alle famiglie che rappresentiamo non cessano con lo scadere dell’anno solare, così non potrà essere tagliato il supporto che queste misure garantiscono. Anzi sarebbe auspicabile un rafforzamento delle stesse e l’implementazione e l’ampliamento dei tanto attesi servizi».

Seguici sui nostri canali