l'arresto

Di Iseo i coniugi carabinieri che hanno fermato a Milano l'aggressore di Termini

Chiamati i rinforzi, l’aggressore è stato portato in caserma a Montebello. Con sé aveva due coltelli e un taglierino.

Di Iseo i coniugi carabinieri che hanno fermato a Milano l'aggressore di Termini
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Si sono resi conto che l’uomo che era con loro sul treno pronto a partire per Brescia dalla stazione Centrale di Milano poteva essere lo stesso che la sera del 31 dicembre alla stazione di Roma Termini aveva accoltellato una turista israeliana di 24 anni e poi era fuggito. E’ bastato cercare online la sua foto per averne la certezza e da quel momento non gli hanno più tolto gli occhi di dosso. Anzi, i coniugi carabinieri di Iseo che in quel momento si trovavano liberi dal servizio hanno avvertito il capotreno e poi lo hanno bloccato in stazione, dalla quale il clochard aveva tentato di fuggire dopo aver capito di essere stato scoperto.

Di Iseo i coniugi carabinieri che hanno fermato a Milano l'aggressore di Termini

Aleksander Mateusz Chomiak, polacco di 25 anni ricercato per tentato omicidio, martedì sera aveva preso un treno diretto a Brescia dopo essersi allontanato dalla Capitale. Non poteva sapere che sullo stesso vagone c’erano Filippo Consoli e la moglie Nicoletta Piccoli, brigadiere dei carabinieri in servizio alla Radiomobile di Milano Montebello lui e infermiera dei carabinieri lei, che nonostante si trovassero fuori servizio con coraggio, sangue freddo e grande senso del dovere lo hanno inseguito e arrestato con l’aiuto della Polfer e dei colleghi carabinieri arrivati in stazione per aiutarli.

Quando hanno capito che poteva trattarsi proprio dell’aggressore della stazione di Termini, per sicurezza i coniugi hanno cercato di controllare le fotografie e il video delle telecamere di sorveglianza della stazione romana, ma proprio in quel momento Chomiak ha capito di essere stato scoperto e si è precipitato verso l’uscita del vagone prima che si chiudessero le porte. A quel punto i due carabinieri non hanno più avuto dubbi: si sono gettati su di lui e lo hanno bloccato per poi chiamare i rinforzi.

Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha espresso “la massima soddisfazione per l'immediata individuazione e il successivo fermo dell'aggressore della stazione Termini. I cittadini devono vivere la consapevolezza che vi possono essere casi come questo in cui un'aggressione può avvenire in modalità insidiosa e non sempre prevedibile, ma non per questo sfuggire al capillare controllo del territorio e al lavoro delle Forze di polizia”.

Anche l’associazione Ipa (International Police Association) di Brescia presieduta dall’agente di Polizia Locale di Iseo Giuseppe Scolaro ha voluto complimentarsi con i due coniugi “per questo intervento compiuto, mentre si trovavano liberi dal servizio, mettendo in campo professionalità, intuito e spirito di osservazione”.

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