A Desenzano si torna a parlare di amianto

Interrogazione scritta del Movimento 5 Stelle alla giunta, precisamente a Paolo Formentini, assessore all’ecologia di Desenzano.

A Desenzano si torna a parlare di amianto
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A Desenzano si torna a parlare di amianto.

Interrogazione del M5S

Interrogazione scritta del Movimento 5 Stelle alla giunta, precisamente a Paolo Formentini, assessore all’ecologia di Desenzano.

Oggetto della richiesta è l’ormai famosa presenza di amianto su 635 coperture in tutta la città, per un totale di oltre 3000 tonnellate di amianto. L’analisi della situazione desenzanese iniziò tre anni fa, nel 2014, anche con l’utilizzo di droni sopra i quali vennero montati sensori capaci di definire la qualità dei materiali inquadrati da uno speciale sensore.

Tuttavia tale tecnologia può essere tratta in inganno da “falsi positivi”, ovvero materiali apparentemente innocui che in realtà potrebbero celare amianto: è il caso delle coperture in Primer che celano il materiale pericoloso o altri supporti la cui natura potrebbe essere chiarita solo per mezzo di analisi al microscopio.

Il consigliere dei 5 stelle Spiller, viste le premesse, ha così chiesto se le analisi precedenti siano considerabili come valide e affidabili. Inoltre, sempre leggendo il testo dell’interrogazione, i pentastellati si chiedono se la grandinata di quest’anno possa avere danneggiato le coperture là dove prima risultavano in uno stato accettabile e non dannoso per la salute dei cittadini.

Risposta di Formentini

“Alcune coperture in amianto non sono rilevabili dai droni – risponde Formentini -, tuttavia il monitoraggio effettuato è da noi considerato affidabile. Ad agosto potrebbero esserci stati danni, tuttavia la normativa prevede che siano gli stessi proprietari ad occuparsi della manutenzione dei tetti in amianto. Sarà nostra premura – conclude – continuare il percorso informativo”.

Al momento, stando al documento di risposta del comune, non sono previsti contributi per chi decide di smantellare l’amianto seppur il settore Ecologia sia disponibile ad affiancare i cittadini che ancora hanno tetti in copertura d’amianto.

Non verranno nemmeno resi pubblici i luoghi dove l’amianto pericoloso è situato, “per questioni di privacy”.

Commenti
Franco Visconti

Alcuni giorni fa c'è stata una levata di scudi per la presenza a Desenzano di molti immobili le cui coperture sono ancora in eternit. Per questioni di privacy, dice il Comune, non si possono rendere pubblici i luoghi di queste coperture "pericolose". Vorrei ricordare che due anni fa il Comune aveva intimato, preannunciando gravi provvedimenti, alle ex cantine Visconti di provvedere all'eliminazione del tetto in eternit. Tetto che le analisi hanno poi verificato di non rappresentare alcun pericolo. La conseguenza è stata, oltre al costo di alcune decine di migliaia di euro, di veder distrutto tutto quanto ancora era presente all'interno del fabbricato. Vorrei pertanto concludere dicendo che se il Comune vuole, può obbligare le proprietà a provvedere per legge. Se però il Comune ritiene, come penso, che gli immobili di tali proprietà non rappresentino pericoli imminenti, mi domando perchè mai ha dato tanto credito alle voci (lamentele) dei vicini condomini affinchè obbligassero le ex cantine Visconti a provvedere. Lasciamo perdere poi il ridicolo discorso della privacy.

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