Depurazione del Garda: è il momento di decidere

Depurazione del Garda al centro dell'assemblea generale della Comunità del Garda. Manca una decisione politica ma il tempo stringe

Depurazione del Garda: è il momento di decidere
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Depurazione del Garda, questo il tema caldo dell'assemblea generale della Comunità del Garda che si è tenuta oggi (sabato 16 febbraio) nella sede di Villa Mirabella a Gardone Riviera.

La presidente Maria Stella Gelmini: «Basta con le polemiche, salviamo il lago»

La presidente della Comunità del Garda, Maria Stella Gelmini, ha ribadito con forza la necessità di giungere al più presto ad una decisione. Il rischio, infatti, è quello di perdere le risorse così faticosamente ottenute ed essere, di conseguenza in qualche modo «corresponsabili di una possibile tragedia ambientale» ha sottolineato.

«É assolutamente necessario completare l'iter amministrativo già avviato con la delibera del Cipe e la costituzione della cabina di regia al Ministero dell'ambiente - ha dichiarato - In particolare:

entro la fine di febbraio è necessario stabilire l'ubicazione dei depuratori in territorio bresciano; entro marzo dovrà essere predisposto il progetto preliminare aggiornato (che non prevede più Visano) e avviare le procedure per il bando Europeo di affidamento del progetto definitivo/esecutivo. Entro la fine del 2019, inoltre, è necessario arrivare al progetto definitivo e avviare i lavori».

Nel frattempo è particolarmente acceso il confronto tra i sindaci del Garda e quelli dei paesi sull'asse del Chiese:

«L'intervento di riqualificazione e depurazione del Garda deve prevedere delle compensazioni a favore dei territori che sono chiamati ad ospitare il depuratore - ha voluto sottolineare la Gelmini - L'urgenza dell'intervento è tale da aver spinto anche gli operatori economici afferenti al settore turistico a ribadire la necessità di non perdere più tempo e di procedere, consapevoli dello straordinario patrimonio ambientale e culturale che il Garda rappresenta in Italia e all'estero».

Una doppia soluzione per la collocazione del depuratore

La valutazione dei costi e dei benefici relativi alle ipotesi dei nuovi depuratori per la sponda bresciana del Garda era stata affidata allo studio condotto dal professor Giorgio Bertanza dell'Università di Brescia.

Dopo mesi di lavori, la preferenza (tecnica) è ricaduta sulla quinta ipotesi che vede coinvolti i comuni di Peschiera, Montichiari e Gavardo. In particolare si procederebbe all'adeguamento del sistema di collettamento esistente, alla costituzione di un nuovo depuratore a Gavardo a servizio dei comuni dell'alto Garda (un'opera che si preannuncia innovativa dal punto di vista ambientale che servirebbe 100mila abitanti e che verrebbe affiancato ad uno che già ne serve 36mila); un nuovo collettore a Lonato del Garda e nuovo depuratore a Montichiari per i comuni bresciani del medio e basso lago ad eccezione di Sirmione e Desenzano.

Questa quinta ipotesi prevede anche un cosiddetto «piano B» che vede coinvolti i comuni di Peschiera, Montichiari e Muscoline con la differenza che il depuratore per l'alto Garda verrebbe ubicato a Muscoline   e non a Gavardo.

Depuratore e non solo

Nel corso dell'assemblea generale la presidente Gelmini ha voluto salutare e ringraziare la Guardia Costiera rappresentata, dalla primavera scorsa, dal Tenente di Vascello Ilaria Zamarian:

«Si tratta di un servizio di grandissima importanza per il nostro lago, l'unico in Italia a poterne beneficiare. Un servizio che non solo assicura prevenzione e soccorso ai numerosi diportisti ma va a qualificare la nostra offerta turistica in Italia ed Europa» ha dichiarato.

Un'altra questione di particolare importanza è rappresentata dal tema della mobilità:

«Porrò questo argomento come prioritario alle tre regioni al fine di definire un progetto di mobilità per residenti e turisti che rivoluzioni il modo di muoversi sul lago integrativo del trasporto su gomma, ferro e acqua, privilegiando quest'ultimo - ha dichiarato la Gelmini - A ciò si aggiunge l'obiettivo di porre le basi, in accordo con le regioni, per un piano d'area integrato del Garda e di proseguire con la candidatura del Garda a patrimonio Unesco dell'umanità».

Alla mattinata hanno presenziato tra gli altri i componenti dell'assemblea della Comunità del Garda, il presidente della provincia di Brescia Samuele Alghisi (di recente nominato da Regione Lombardia nel difficile compito di mediatore nella questione del depuratore), il presidente di ATS e sindaco di Castelnuovo del Garda Giovanni Peretti, i rappresentanti di AATO Brescia, Acque Bresciane, Garda Uno e Azienda Gardesana servizi.

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