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Depuratore del Garda, un presidio contro il commissariamento

I comitati hanno voluto esprimere il loro "no" al commissariamento e all'utilizzo del Chiese come ricettore delle acque di depurazione.

Depuratore del Garda, un presidio contro il commissariamento
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Si è svolto ieri, sabato 17 luglio, in piazza Vittoria davanti al Municipio il presidio contro il commissariamento del depuratore del Garda: un'occasione per esprimere la contrarietà come ricettore delle acque di depurazione.

Il punto di vista dei comitati

Organizzato dal Comitato Referendario Acqua Pubblica e dal Tavolo Basta Veleni, si è svolto all'indomani dell'incontro che i comitati hanno avuto con il commissario, il prefetto Attilio Visconti: incontro che però non li ha lasciati soddisfatti.

"Le istituzioni politiche ed i comitati territoriali, grazie ad un percorso di fattiva collaborazione, che ha portato all'approvazione, da parte del Consiglio Provinciale, del fondamentale principio secondo cui i depuratori consortili devono essere serviti nei comuni serviti dagli impianti stessi - hanno dichiarato - La nomina di un commissario nella persona del prefetto di Brescia, per il depuratore sulla sponda bresciana del Garda, è un atto gravissimo."

Ad intervenire sono state alcune rappresentanti delle Mamme del Chies», Gianluca Bordiga della Federazione del Tavolo delle associazioni che amano il fiume Chiese e il suo lago d'Idro, Emilio CominiCarmine Piccolo, accompagnati da una serie di striscioni colorati con varie scritte, come Il Chiese urla...chiede aiuto, Voi lo sentite? e ancora Il fiume Chiese non è morto è vivo, ma anche magliette e bandiere per ribadire in modo evidente il proprio punto di vista.

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