Deposito comunale ridotto a discarica abusiva

Deposito comunale ridotto a discarica abusiva
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I cittadini calcinatesi fanno la raccolta differenziata ormai dal 2012, seppur con impegno diverso da cittadino a cittadino, si sono adeguati alla nuova normativa ecologica secondo cui la differenziazione dei rifiuti rappresenta il futuro.

Differenziare, riciclare, ma soprattutto cambiare una cultura che per anni è stata di produzione massiva di rifiuti. E mentre la maggior parte dei calcinatesi si impegna per differenziare i rifiuti, portando il resto all’isola ecologica, il Comune cosa fa? Lascia in stato di abbandono i suoi immobili.

In via Commercio infatti, a pochi passi dalla abitazione di un amministratore è nata una discarica a cielo aperto. A nessuno può sfuggire il fastidio di trovare a pochi metri da casa una discarica non autorizzata, nata come deposito per i vecchi cassonetti ma diventata negli anni, a causa dello stato di abbandono, una distesa di «monnezza». E a nessuno può sfuggire l’imbarazzo che deriva dalla collocazione di tale «discarica», proprio vicino alla casa dell’amministratore che però a quanto sembra, pare non essersi accorto di nulla.

Cassonetti abbandonati, sacchi di rifiuti, passeggini, il tutto accumulato negli anni. Ma l’aspetto grottesco della vicenda non è certo l’inciviltà di alcuni cittadini, che, agevolati dalla zona «poco trafficata» e dalla folta e incolta vegetazione, hanno assunto a isola ecologica quel deposito.

L’aspetto grottesco della vicenda è che tale capannone è di proprietà del Comune. Secondo infatti la visura, il fabbricato in via Commercio numero 8, al foglio 3 e particella 627, risulta intestato al Comune di Calcinato. 


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