Davide Garzetti sbarca in tv con «Chissà chi è» e nella campagna «Stone Island»
Il 28enne originario di Puegnago del Garda grazie al suo talento nel parkour ha raggiunto grandi risultati
di Veronica Crescente
Davide Garzetti sbarca in tv con «Chissà chi è» e nella campagna «Stone Island».
La grande passione di Davide Garzetti
La passione è un fuoco che può spingere ad andare lontano. Lo sa molto bene Davide Garzetti, 28 anni, originario di Puegnago del Garda (da pochi mesi si è trasferito a Flero) che grazie al suo talento nel parkour, che pratica ormai da quindici anni, ha potuto godere di grandi soddisfazioni. Le ultime (in realtà di una serie) in ordine di tempo riguardano la sua partecipazione alla campagna di rilievo internazionale «Stone Island Stellina» e al programma tv «Chissà chi è» sul Nove con Amadeus.
«La partecipazione alla campagna di Stone Island credo sia nata in base ad un allineamento fortuito di pianeti nel senso che ero già stato invitato alla loro prima Fashion Week ad inizio anno a Milano. Durante la loro ricerca di talent per la campagna, un'agenzia estera ha proposto il mio nome ed avendo visto quello che faccio e sapendo che ero già stato con loro alla Fashion Week ed essendo anche l'unico italiano proposto ha fatto sì che io venissi scelto».
A prendervi parte nomi come Carlo Rivetti che è un’ icona di Stone Island, Peggy Gou, Liam Gallagher, Russel Tovey, Philippe Stark, Sage Elsesser, Alexandre Diop.
«Ho fatto tre giorni a Londra in uno studio veramente grande con probabilmente una delle più grandi produzioni alla quale io abbia mai preso parte, ero in mezzo ad artisti e persone di fama mondiale, è stato incredibile».
Altrettanto elettrizzante il momento in cui Davide ha visto la sua gigantografia appesa alla Scala di Milano:
«È stata una sensazione molto forte ero estremamente orgoglioso e fiero del percorso che ho fatto a livello lavorativo negli anni, una ricompensa degli sforzi e dei sacrifici fatti per ottenere dei risultati in ambito professionale tramite il mio sport».
In tv
E poi la recente apparizione sul Nove:
«Ero stato contattato tempo fa da uno dei produttori perché stavano cercando delle figure particolari da inserire nel programma, inizialmente come singolo non ero molto interessato a partecipare, perché fare un'esibizione da solo non è il massimo. Avendo da poco creato un gruppo, “Air time”, con atleti che come me fanno parkour sul territorio bresciano, sono stato ricontattato tramite un'agenzia con la quale collaboro e abbiamo pensato di portare questo gruppo di atleti. Sono quindi andato io come sconosciuto per il programma e quando sono stato “indovinato” abbiamo fatto un’esibizione per presentare il nostro team. Con me Roberto del Pozzo e Michele Massardi, è stato bello poter promuovere il parkour e l’acrobatica su un palcoscenico così seguito. È stata una bella esperienza, non c'è stato nessun tipo di pressione, abbiamo fatto le prove e poi, quando è partito il programma, abbiamo fatto il nostro spettacolo senza problemi».
Tanti i progetti per il futuro:
«In merito al parkour sono numerosi quelli sul territorio, come workshop, eventi e promozione dello sport con grandi cose in arrivo. Per gli show abbiamo appena terminato quattro giorni all'Eicma a fare spettacoli e stiamo portando avanti delle collaborazioni con i cinema locali, in più ci stiamo aprendo a nuove opportunità sotto diversi aspetti».
Nell'immagine in evidenza Davide è il terzo da sinistra.