Dati shock sulla mortalità aumentata del 500%
Solo un terzo dei decessi corrisponde ai casi classificati come Covid-19.
I dati sono scioccanti. Comparando il numero di decessi nel marzo 2019 in 25 Comuni bresciani con quello del mese appena concluso, si scopre che la mortalità, in media, è aumentata del 500%. E l'epidemia di Coronavirus, in base ai bollettini ufficiali, spiega solo un terzo di queste vittime.
Dati shock sulla mortalità
Il confronto è impietoso, straziante, soprattutto se si pensa che dietro ai numeri ci sono persone, ci sono centinaia di famiglie distrutte dal dolore. Nel servizio in edicola da venerdì 3 aprile su Chiari week si evidenzia come da marzo 2019 (dato Istat) a marzo 2020 (dato provvisorio perché gli uffici Anagrafe non hanno registrato ancora tutti i decessi dall'1 al 31) in 25 Comuni bresciani zona Bassa e Franciacorta ci sono stati 681 morti in più, ma quelli riconducibili al Covid-19 sono 297, ossia circa 1/3 del totale (840).
Una precisazione
Tra le comunità che hanno registrato un aumento percentuale più pesante ci sono Adro (+1.600%) e Passirano (+2.300), mentre in termini numerici i Comuni più colpiti sono Palazzolo con 98 morti nel marzo 2020, Chiari con 80 e Rovato con 75. Una precisazione: nella tabella pubblicata manca Iseo, che purtroppo ha fatto pervenire i dati (si è passati da 13 decessi nel marzo 2019 a 46 nel marzo 2020) un'ora dopo l'orario di stampa del settimanale. Il servizio completo su Chiari week, disponibile anche nella versione sfogliabile online a un prezzo speciale.
Il commento
I dati shock sulla mortalità lasciano sgomenti anche i sindaci. "La nostra città sta sicuramente vivendo una delle pagine più tristi della sua storia - ha sottolineato il primo cittadino palazzolese Gabriele Zanni - Al di là dei dati ufficiali è indubbio che l’epidemia stia colpendo con terribile ferocia. Stiamo perdendo affetti, memoria e storia della nostra comunità".