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Daniele Molgora nominato al controllo di Chiari Servizi

Critiche le opposizioni, che hanno puntato il dito contro la «prosecuzione dello spoil system» da parte dell’amministrazione Zotti

Daniele Molgora nominato  al controllo di Chiari Servizi
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Un nuovo volto ai vertici della municipalizzata «Chiari Servizi»: Daniele Molgora, figura di spicco della politica locale e nazionale, è stato ufficialmente nominato sindaco e revisore unico dell'azienda. Il mandato di Molgora, già sottosegretario al ministero dell'Economia e delle Finanze e soprattutto dal 2009 al 2014 presidente della Provincia di Brescia, avrà durata triennale con il compito di rafforzare il controllo e la vigilanza sulle operazioni della società mantenendo, si legge nella presentazione, una stretta relazione con l'Amministrazione.

Daniele Molgora nominato al controllo di Chiari Servizi

Molgora perciò non si limiterà a un ruolo di supervisione ma «affiancherà il Consiglio di Amministrazione nell'identificazione di strategie e soluzioni per potenziare le performances aziendali e l'erogazione dei servizi all’interno della municipalizzata» che riveste un ruolo cruciale nella gestione dell'igiene urbana e nella raccolta e smaltimento dei rifiuti. Il nuovo amministratore ha espresso gratitudine per la nomina, evidenziando il riconoscimento della sua lunga carriera professionale. «Da anni opero come revisore per enti locali e amministrazioni pubbliche e ho sempre mantenuto la mia attività professionale indipendente», ha dichiarato. «Il fatto che sia stata presa in considerazione la mia carriera professionale è per me una grande gratificazione».

Ha inoltre precisato di essere stato contattato direttamente dal sindaco Gabriele Zotti che conosceva il suo profilo e le sue competenze. Molgora è commercialista dal 1986 e attualmente ricopre la carica di assessore al Bilancio a Ghedi.

Critiche le opposizioni: "Continua lo spoil system"

La nomina ha tuttavia suscitato reazioni critiche da parte delle opposizioni che hanno espresso preoccupazione per quella che definiscono una «prosecuzione dello spoil system» da parte dell’amministrazione Zotti.

Secondo il capogruppo di «Chiari Virtuosa» Domenico Codoni, la scelta di Molgora, descritto come «un ex parlamentare della Lega Nord con un curriculum più legato alla militanza che alla conoscenza dei bisogni locali», rappresenterebbe «un ritorno alla vecchia politica» e un «abbandono delle pratiche di trasparenza e competenza promosse dalla precedente giunta». La minoranza ha lamentato inoltre quella che, a suo dire, è una «logica di lottizzazione» e «nominifici politici» richiamando metodi che «ricordano la gestione dell'ex sindaco (Sandro) Mazzatorta».

L'interrogativo che emerge dal fronte critico è se «davvero sia impossibile scegliere le persone in base al merito e alla conoscenza del territorio». Nonostante i dubbi, Codoni ha evidenziato positivamente che la partecipata sia stata «messa in sicurezza prima delle elezioni con la nomina, tramite bando, del direttore generale Paolo Masserdotti: scelta oggi ancora più preziosa». L’ex candidato sindaco infine ha auspicato per la città «più trasparenza, più competenza e soprattutto più rispetto per i cittadini».