Dai parrucchieri un grido d'aiuto: "Lo stop ai saloni è un regalo all'abusivismo"

Gli «Imprenditori della bellezza» scrivono al presidente del Consiglio: «Riaprire e non far prosperare l'illegalità».

Dai parrucchieri un grido d'aiuto: "Lo stop ai saloni è un regalo all'abusivismo"
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Dai parrucchieri un grido d'aiuto: "Lo stop ai saloni è un regalo all'abusivismo".

Il caso

Negli anni i parrucchieri e le estetiste hanno imparato a trattare con Hiv, epatite, micosi, pidocchi e fughi. Ora sono pronti ad adeguarsi alle nuove direttive di sicurezza. «Tra di noi ci sono famiglie che vivono solo grazie al negozio, che hanno investito tutto nell'attività. Siamo stati bravi collaborativi sin dall'inizio, ma ora ci stanno chiedendo troppo senza darci nessuna garanzia. Non si può sottovalutare il fatto che lo stop ai nostri negozi regala più agio al mondo sommerso dell'abusivismo, piaga che si trascina e che in questo momento mette ancora più a rischio la salute di chi, facendosi beffa delle regole, pensa maldestramente di approfittarne». Alla voce di alcuni parrucchieri ghedesi si aggiunge quella degli «Imprenditori della bellezza» che hanno inviato un vero e proprio grido di appello al presidente Conte. L'articolo completo in edicola con MontichiariWeek, GardaWeek o sull'edizione online.

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